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La Tanzania è un luogo affascinante, in grado di richiamare ogni anno tantissimi turisti. Si tratta di un paese dell’Africa Orientale, ed è molto famoso per le sue zone di natura totalmente selvaggia e incontaminata, tra cui la montagna del Kilimangiaro. Le persone sono interessate sia a scalare una delle montagne più famose al mondo, sia a poter osservare le suggestive specie di piante e animali. Infatti, ci sono periodicamente svariati gruppi organizzati e guidati da un esperto che conosce il territorio a menadito, in modo da evitare spiacevoli contrattempi. Le aree naturali e le attività da svolgere sono tantissime, tra cui lo snorkeling, il trekking, le immersioni subacquee e i safari, sia diurni che notturni eventualmente.

Il clima è un fattore di cui i turisti tengono sempre conto prima di prenotare un viaggio in Tanzania anche perché, come si intuisce dagli itinerari dei tour operator come stograntour.com, questo Paese non è famoso solo per i safari nella savana ma anche per Zanzibar e le sue meravigliose spiagge. Bisogna conoscere i segreti relativi al clima prima di addentrarsi nella prenotazione di un viaggio in Tanzania. Capita di non informarsi, erroneamente, sulle condizioni climatiche che vigono in questo territorio africano, e siccome variano a seconda delle stagioni e dei mesi, è opportuno fare delle ricerche a tal proposito. Allo scopo di fornire una guida utile, ecco qual è il miglior periodo per andare in Tanzania.

Il miglior periodo per visitare la Tanzania

L’Africa negli ultimi anni viene rilanciata non solo dal turismo ma anche da molti progetti economici. Ecco perché sono davvero tanti i territori africani che si popolano di turisti curiosi, e tra questi c’è la Tanzania. Ma prima di partire, è bene informarsi sulle procedure da dover effettuare relative alla prevenzione salutare e alle condizioni climatiche. Il miglior periodo per visitare la Tanzania è quello compreso tra maggio e ottobre, poiché nell’entroterra il clima tropicale è temperato, ma sulla costa è molto più umido.

Oltre alla stagione secca, anche quella delle piogge che va da inizio novembre fino a metà dicembre, potrebbe andar bene. Durante questo periodo ci sono meno turisti e i colori sono entusiasmanti da poter osservare. L’unico arco temporale in cui è assolutamente sconsigliato andare in visita in Tanzania, è quello che va da marzo fino agli inizi di maggio, poiché le piogge sono abbondanti e fastidiose, rendendo il clima troppo afoso e l’aria pesante. Ma la scelta del periodo va anche basata sulle attività che si prediligono: di seguito alcuni esempi.

La stagione secca

Se si ha intenzione di visitare Zanzibar ed il lago Victoria per dedicarsi alle nuotate, allo snorkeling e alle immersioni subacquee, il periodo ideale è la stagione secca. Tuttavia, si può anche essere più precisi: gennaio e febbraio sono mesi eccessivamente caldi, e quindi è preferibile evitare il clima equatoriale della costa della Tanzania. Allora, la soluzione potrebbe essere quella di recarsi qui tra luglio e agosto, quando il clima è l’ideale sia per le attività marine che per i safari nelle zone naturali (anche se c’è una prevalenza di predatori).

La piccola stagione delle piogge

Stagione che come detto va da novembre fino a metà dicembre, le piogge in questo periodo non sono costanti e fastidiose come da dopo marzo fino a maggio, mesi in cui l’aria diventa soffocante. I paesaggi e i colori sono molto più belli e intensi in questa stagione, ma bisogna essere coscienti del fatto che potrebbe piovere molto.

Tuttavia, l’aria è sicuramente più fresca e respirabile rispetto a dopo marzo. In questi mesi è possibile effettuare dei safari per osservare la tranquillità degli animali (come zebre e gnu), ma è possibile anche visitare Dar Es Salaam, la più grande città della Tanzania. Qui c’è una mescolanza di culture, e lo si evince dai mercati artigianali e dai piatti saporiti.

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