Nel mese di ottobre, il Questore di Catania ha adottato una serie di misure tra cui 3 Avvisi Orali nei confronti di minori degli anni 18, provvedimenti adottati in applicazione della recentissima normativa riguardante le misure urgenti di contrasto al disagio giovanile (il cd. “Decreto Caivano”). Uno dei destinatari era stato arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e di resistenza a Pubblico Ufficiale, mentre le altre due misure sono state adottate nei confronti di due giovani, denunciati da personale della Squadra Mobile per lo scippo di una turista straniera che transitava per via Sangiuliano: in quell’occasione, giovani si appropriati di un I-Phone che gli agenti, dopo averli bloccati in piazza Federico di Svevia, hanno restituito alla legittima proprietaria.
La Divisione Anticrimine, che ha istruito le pratiche relative alle proposte di irrogazione della misura, ha eseguito altre 14 Misure di Prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S., irrogate dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Catania. Quattro di esse riguardano soggetti violenti e gravemente indiziati di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia i quali, nonostante fossero stati già ammoniti dal Questore di Catania, hanno continuato nella loro condotta criminale, motivo per cui l’Autorità Giudiziaria, in taluni casi, ha disposto anche l’applicazione del cd. “braccialetto elettronico”. In uno di questi casi, un soggetto destinatario della misura di prevenzione aveva minacciato di morte una donna con un coltello di grosse dimensioni e, addirittura, le aveva spruzzato una sostanza irritante negli occhi. In un altro caso, la vittima, che era in stato di gravidanza, veniva colpita con calci e pugni tanto da causarle lesioni gravi e minacce di aborto; sempre il medesimo “uomo” – durante uno dei tanti litigi – aveva colpito il figlio della stessa, provocandogli la perforazione di un timpano. In un terzo caso, poi, le vittime erano i genitori del sorvegliato, che venivano picchiati e maltrattati in quanto non acconsentivano più all’elargizione di denaro al figlio che lo avrebbe utilizzato per acquistare sostanza stupefacente.
Due Sorveglianze sono state eseguite nei confronti di soggetti indiziati di appartenere ad associazioni mafiose quali clan “Assinnata”, attivo nel territorio catanese di Paternò, e clan “Toscano-Mazzaglia”, attivo nel territorio di Biancavilla. Altre otto Misure hanno riguardato soggetti dediti prevalentemente a reati contro il patrimonio e in materia di droga: furti di autovetture, possesso a fini di spaccio e produzione di stupefacenti (in un caso, i soggetti destinatari delle Misure sono stati arrestati perché trovati in possesso 5 kg. di hashish; in un altro, i soggetti erano intenti a coltivare piantagioni di marijuana che producevano fino a 440.305 dosi medie singole), porto abusivo di armi, violenza e resistenza a P.U., furto aggravato in concorso, evasione dagli arresti domiciliari, rapina aggravata, violenze durante manifestazioni sportive (a seguito dei quali il soggetto veniva sottoposto a ben sei DASPO), lesioni aggravate e violazione delle prescrizioni dell’Avviso Orale in quattordici occasioni, lesioni personali, minaccia e guida in stato di ebbrezza.
Inoltre, sono stati emessi ulteriori 14 Avvisi Orali, di cui 7 nella forma aggravata ex art. 3 co. 4 del D.L. n. 159/2011, nei confronti di persone recentemente denunciate o arrestate per tentato furto aggravato in concorso, atti osceni, detenzione illegale di arma comune da sparo clandestina e di munizionamento, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento, oltraggio, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali, porto illegale di arma clandestina e ricettazione.
Nel medesimo periodo, è stato emesso anche 1 Foglio di Via con Divieto di Ritorno nei confronti di una persona, alla quale è stato inibito il ritorno nel Comune di Calatabiano (CT), per anni 3, essendo stato arrestato in quel comune, perché colto in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Sono stati emessi 4 Divieti di Accesso ex art. 13 bis (cd. Daspo “Willy”) nei confronti di quattro giovani che avevano partecipato a una violenta rissa che aveva coinvolto almeno una ventina di ragazzi che si erano ritrovati presso un noto chiosco bar di questo centro, punto di ritrovo di tantissimi giovani. Uno di essi, figlio di un noto elemento di spicco della criminalità organizzata, si rifiutava di fornire le proprie generalità, manifestando la sua vicinanza all’organizzazione mafiosa. Tutti i provvedimenti sono stati emessi per la durata di anni uno, ad eccezione di uno che, vista la condotta recidiva del soggetto destinatario, è stato emesso per la durata di anni due.
Nell’arco temporale di riferimento, sono stati emessi anche 3 D.A.Spo. sportivi, adottati a seguito dell’accensione di fumogeni durante gli incontri di calcio “Catania FC – Crotone”, disputatosi l’1.9.2023, e “Catania FC – Picerno”, disputatosi il 17.9.2023. È stato eseguito un D.A.Spo. c.d. “giudiziario”, con annesso obbligo di comparizione, emesso nella forma di pena accessoria della sentenza di condanna del Tribunale di Catania.