Presso il salone della sede provinciale Acli Catania, si è svolta la premiazione del primo Concorso letterario dell’associazione dal titolo “Pace, lavoro e dignità”, che negli scorsi mesi ha invitato a scrivere un racconto riflettendo su un diritto fondamentale, dato troppo spesso per scontato, ovvero il diritto al lavoro.
Un concorso che ha visto una proficua partecipazione e il coinvolgimento di una Giuria formata da Padre Narciso Sunda, Guida spirituale delle Acli Catania, dalla giornalista e scrittrice Katya Maugeri, dallo scrittore Giovanni Piccillo, dalla giornalista Rossella Fallico e da Simona Zagarella, membro della presidenza Acli Catania. Il concorso ha visto il coinvolgimento di Mons. Luigi Renna, che ha accolto con entusiasmo l’invito delle Acli Catania di presiedere la giuria, ma che purtroppo è stato impossibilitato ad essere presente alla premiazione.
Il primo posto, con un premio di 400 euro, è stato aggiudicato da Fulvia Mirabella con il racconto “Un sogno nella polvere”; secondo posto (premio 250 euro), per Clelia Zarbà con il racconto “Il risveglio” e terzo posto(100 euro) per Maria Strazzula con “La rinascita”. Marianna Conte ha, invece, ricevuto il Premio speciale Acli Catania per il racconto “Il lavoro, chiave di libertà e pace per tutti” (100 euro).
“Chi ha ritenuto di mettere a disposizione la sua passione e la sua capacità creativa per parlare di pace e lavoro – afferma Mons. Luigi Renna Arcivescovo di Catania – ha scelto non un tema legato alla fantasia ma alla realtà, colta anche nella sua “durezza”. La tradizione letteraria a riguardo nella Sicilia è notevole: basti pensare al Verga e al modo in cui descrive la mancanza di dignità del lavoro nel suo tempo! È una situazione che continua, in altre forme in Italia, basti pensare al precariato, alle “morti bianche”, agli immigrati, in altre parti del mondo in maniera più tragica”. Mi auguro – conclude Mons. Renna – che i vostri lavori diano voce a chi non ha voce e donino perciò speranza, perché tutti ci sentiremo più sensibili verso i nostri fratelli”.
“Da anni con la nostra Associazione – afferma il presidente provinciale Acli Catania Ignazio Maugeri – abbiamo deciso di valorizzare la cultura ed ogni forma artistica ad essa collegata. Ne sono esempi la biblioteca presente presso la nostra sede provinciale, aperta a tutti, ma anche gli appuntamenti che ci accompagnano durante l’anno, come l’ex-tempore di pittura dedicata alla donna e questo concorso letterario, che siamo già certi si replicherà. Bisogna dare valore alla parte artistica e creativa presente in ognuno di noi. Grazie per i vostri racconti, ci hanno emozionato!”
“Leggere questi testi mi ha emozionato. Con la loro brevità ho colto anche la bellezza di poterli rileggere più volte, trovando ogni volta una sfaccettatura diversa e trovando un me diverso ogni volta che mi approcciavo al testo. La scrittura ferma ciò che è prezioso dentro ognuno di noi” – il commento di Padre Narciso.
L’appuntamento è nel 2024 con la seconda edizione del Concorso letterario.