Cronaca

3409 persone controllate, 1 indagato, 281 pattuglie impiegate in stazione, 33 a bordo treno e 21 lungo la linea ferroviaria, 60 treni vigilati e 4 sanzioni: è il bilancio dei servizi predisposti dal Compartimento Polizia ferroviaria per la Sicilia nel periodo delle festività pasquali, dal 28 marzo al 2 aprile.

Atteso lo scenario internazionale ed il previsto maggior afflusso di viaggiatori nelle stazioni siciliane, sia per rientri verso le località di provenienza che per i flussi turistici, sono stati rafforzati i servizi di vigilanza nelle stazioni, – in particolar modo quelle che servono le grandi città e le principali mete turistiche -, a bordo treno e lungo le direttrici ferroviarie della regione.

Il dispositivo di vigilanza messo in campo è stato gestito dalla Sala Operativa della Polfer che ha dislocato le pattuglie secondo i flussi dell’utenza e le necessità contingenti. I controlli hanno riguardato anche i capolinea delle più importanti linee urbane di bus e delle linee regionali, nazionali ed internazionali di autobus extraurbani, essendo le stazioni di Palermo, Catania e Messina anche importanti hub di interscambio tra diverse tipologie di mezzi pubblici.

A Palermo, ove il dispositivo comprende anche il concorso dei militari delle Forze Armate alla stazione centrale nell’ambito dell’operazione “Strade sicure”, gli agenti, nel giorno di Pasqua, hanno rintracciato un sessantaquattrenne che, fermato per un controllo all’interno della stazione centrale, è risultato esserti allontanato il giorno precedente da una struttura psichiatrica del nisseno che lo aveva in cura,  presso cui è stato riaccompagnato al termine degli accertamenti.  

Infine a Messina, una donna di 36 anni, di cui i familiari ne avevano denunciato la scomparsa la mattina di Pasquetta è stata rintraccia poco dopo all’interno di quella stazione centrale. Gli agenti della Polfer, che avevano appreso della nota di ricerca tramite i canali radio della Questura di Messina, l’hanno riconosciuta tra i tanti passeggeri presenti nello scalo e riaffidata ai familiari.

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