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Nel pomeriggio del 22 aprile gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale hanno dato esecuzione ad un “Provvedimento di Ordine di Esecuzione di Espiazione di Pena Detentiva a seguito cessazione della detenzione domiciliare per sopravvenienza nuovo titolo esecutivo” emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Catania, nei confronti di un quarantottenne pregiudicato di Acireale, arrestandolo.

In particolare, l’uomo, riconosciuto colpevole per i reati di associazione mafiosa e associazioni a delinquere con sentenza definitiva del 14/11/2023 della Corte Suprema di Cassazione, che dichiarava inammissibile il ricorso alla sentenza della Corte d’Appello di Catania, risulta dovere scontare complessivamente anni 11 e mesi 4 di reclusione, in parte già scontati.

Più precisamente, l’arrestato si trovava in regime di detenzione domiciliare per ragioni di salute, tuttavia, il Magistrato di Sorveglianza di Catania, rilevato come le condizioni di salute del condannato fossero compatibili col regime carcerario, emetteva proprio provvedimento con il quale rigettava la richiesta di detenzione domiciliare avanzata dai suoi legali.

Per quanto sopra, personale del Commissariato di Acireale prelevava il prefato dal proprio domicilio in Acireale, dove si trovava in stato di detenzione domiciliare, e procedeva a trarlo in arresto. Dopo gli adempimenti di rito, l’uomo è stato condotto presso l’Istituto di Pena Bicocca di Catania, per ivi rimanere ristretto in esecuzione della pena cui è stato condannato.

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