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San Berillo torna a essere protagonista dell’ultimo singolo di Mos GhettoBaby. In uscita oggi 2 maggio, “Small Ja 2” è una testimonianza diretta da parte del giovane artista catanese di origini gambiane. Ed è proprio su quest’ultimo dettaglio che ci si sofferma. In questo brano il pensiero di Mos va oltre i confini siciliani dove è approdato da ragazzino. Il titolo è un’abbreviazione del termine Small Jamaica, nel gergo comune così viene chiamato il Gambia.

Non è la prima volta che Mos richiama le sue origini attraverso la musica. È già successo lo scorso 7 marzo, data di uscita dell’altro brano: “Small Ja(maica)”. Il ghetto, per i gambiani San Berillo, in entrambi i brani è il punto di riferimento principale. Le immagini raccontano scene di vita quotidiana tra connazionali, legati da un forte senso di fratellanza. Ed è proprio a loro che il cantante ventenne si rivolge principalmente, ma non solo. Le strade di uno dei più noti quartieri di Catania rimandano alle strade della loro “Small Ja”.

La prima strofa racconta le vicende del protagonista. Oltre alle sue radici, Mos evidenzia le aspirazioni che lo guidano. Il ritornello, invece, è il vero richiamo alla vita nel ghetto. A spiccare è il codice d’onore delle strade. Qui la durezza della realtà si intreccia con la vulnerabilità dell’essere. Tony Montana è il personaggio a cui Mos si rivolge più volte cantando e lo fa, partendo da un cattivo esempio, per rimarcare la possibilità di riscattarsi, uscire dai bassifondi e andare oltre per imparare a vivere bene. “Tony diventa un’icona – afferma Mos GhettoBaby perché anche nelle peggiori situazioni, se ci sono forza e determinazione, si può riuscire a emergere e a risalire dal basso”. Così “Small Ja 2” rappresenta per il rapper un riscatto. Un nuovo modo per raccontarsi e per raccontare a quanti vorranno ascoltarlo.

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