Cronaca

La villa “Casa delle Arti” a Gravina di Catania, devastata anni fa per mano di vandali senza scrupoli e tornata al suo antico splendore grazie ad un’attenta e virtuosa azione di recupero, è stata restituita alla cittadinanza. Nel corso di una cerimonia, alla quale hanno partecipato i Consoli della Repubblica Ellenica e di Malta, il Presidente dell’Unicef Catania, i Sindaci di Nicolosi, S. Agata li Battiati, Mascalucia, San Pietro Clarenza, Camporotondo, il Presidente del Consiglio comunale gravinese Rosario Ponzo, assessori e consiglieri comunali, autorità civili e militari e un folto pubblico, i cittadini gravinesi, dopo la benedizione del parroco padre Nino Galvagno, hanno potuto riappropriarsi del loro spazio culturale.

“Un plauso – ha detto il Sottosegretario Giuseppe Castiglione, intervenendo alla cerimonia – va all’amministrazione comunale di Gravina di Catania per avere riconsegnato alla città uno spazio culturale di grande importanza. Sul piano culturale un polo di aggregazione di questo tipo servirà a promuovere cultura ma anche a valorizzare i talenti e i tanti giovani che vorranno esprimersi in questa città. Un’iniziativa lodevole che merita anche un apprezzamento sul piano amministrativo per aver saputo utilizzare proficuamente le risorse comunitarie che, purtroppo, spesso non si riescono a utilizzare al meglio”.

Visibilmente soddisfatto il sindaco di Gravina di Catania, Domenico Rapisarda, che ha fortemente voluto che la struttura tornasse a essere fruibile. “Noi – ha detto il primo cittadino gravinese – non inauguriamo una nuova struttura ma festeggiamo la riapertura della stessa. La Casa delle Arti ha una storia che risale ai primi anni 80 quando l’amministrazione Giuffrida, che ha acquisito a patrimonio comunale la villa, che dopo adeguato restauro è stata inaugurata dall’Amministrazione Contrafatto, ha attribuito un valore culturale strategico per la città di Gravina. Con la mia precedente Amministrazione decidemmo perciò di ristrutturare questa villa condannata all’oblio a causa di scellerati atti vandalici, che non solo ne deturparono la bellezza ma causarono una profonda ferita nella coscienza civile della nostra città. Senza l’opportunità del finanziamento con fondi europei oggi sarebbe stato senz’altro più complicato programmare interventi come questo, a causa dei tagli ai trasferimenti delle risorse agli enti locali ma anche delle ferree, quanto assurde, regole previste dal patto di stabilità. Ma ciò che conta  è che la struttura torni a essere simbolo e riferimento della nostra comunità per rappresentarne un fattore di crescita culturale e sociale”.

La Villa delle Arti può rappresentare uno spazio dove il fermento culturale, già ben presente nella nostra città, potrà avere l’opportunità di esprimersi in modo semplice ed agevole. Uno spazio flessibile ed innovativo ove potranno trovare espressione le varie forme artistiche e culturali come concerti, mostre, convegni e altre iniziative promosse direttamente dall’Amministrazione, da associazioni o da privati. Come avvenuto in occasione della serata inaugurale che ha visto l’intervento musicale di Carlo Muratori, con l’esecuzione di alcuni brani del suo nuovo disco “Sale”, la proiezione del documentario realizzato dal nostro concittadino Pippo Mendola sulla cultura del sale in Sicilia, e l’esposizione delle pregevoli sculture del maestro Vito Guardo”.

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