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Al Centro Zo di Catania, lo scorso fine settimana, è stato messo in scena “Boxeurs”, altro lavoro forte, d’impatto e coraggioso, dell’associazione culturale Nèon Teatro, per la regia di Monica Felloni e che ancora una volta si sofferma sulla vita, sui muri che tutti i giorni dobbiamo superare, sulle incomprensioni e le disparità di ogni tipo.

Lo spettacolo (Foto Jessica Hauf)

Nèon Teatro è una delle compagnie più coraggiose di oggi e dal 1989 porta in scena la vita con spettacoli che fanno riflettere sulla complessità del mondo reale, sulle sue sfaccettature e sulla sua bellezza. L’ensemble rivendica l’uguaglianza – nella diversità – di tutti gli esseri umani, sul palco e nella vita reale. Il principio fondante della compagnia è la valorizzazione della diversità (fisica, culturale, affettiva) non come ostacolo o problema, ma come piattaforma artistica su cui operare con gioia, libertà e coraggio.

Lo spettacolo “Boxeurs” di Monica Felloni, è ricco di mille aspetti e sollecitazioni e si sofferma stavolta su un ring metaforico, richiamando il corpo a corpo, l’amore, il teatro, la gentilezza e la rivoluzione. Il messaggio della regista di Nèon Teatro nella pièce è facilmente decriptabile: la Felloni non rende omaggio al pugilato, ma alla vita, alla nobile arte di vivere. La pièce ci fa vedere sul ring i combattimenti che dobbiamo affrontare, i muri che dobbiamo superare, ogni giorno, per abbattere quelle barriere fisiche e mentali che, spesso, noi stessi ci costruiamo e che a volte occorre sfidare senza caschetto protettivo, proprio per vivere in modo pieno e con coscienza e coraggio.

I protagonisti di Nèon Teatro (Ph. Jessica Hauf)

Il corposo gruppo di lavoro di Nèon Teatro, in circa 70’, amorevolmente orchestrato da Monica Felloni, con la presenza in scena di Piero Ristagno e dell’arbitro Roberto Camelia, si sfida con o senza caschetto sul ring della vita, incassando o schivando colpi. Tutti si incrociano, si affrontano, si sfidano e si aiutano. Con i muri,  che come i caschetti hanno un colore rosso, non vince l’isolamento ed i colpi sono devastanti per affermare l’uguaglianza, per abbattere ogni barriera con l’altro, aiutandolo sul ring della vita a scavare un tunnel di seta rossa che sbriciola quell’incomunicabilità, quella solitudine che caratterizza i nostri giorni. Ed il muro rosso delle barriere, della disuguaglianza, alla fine viene sfondato da una carrozzina con una attrice che ha modo di esprimere il suo modo di essere, la sua abilità, così diversa e così unica.

Locandina “Boxeurs”

Sul palco i protagonisti di Nèon Teatro si muovono e sullo sfondo i video di Jessica Hauf mostrano corpi che diventano installazioni artistiche. Ecco, quindi, carrozzine sospese da chi le utilizza, mentre chi non le utilizza diventa parte della carrozzina, tutto si incastra ed assembla con i pugili che si liberano del caschetto e diventano un unico insieme sul palco e nello schermo. Quel mosaico, i tanti pezzi, diventano unica materia che spezza ogni cattiveria, ogni muro costruito su indifferenza e incomunicabilità, alimentata dall’abbraccio, dai sogni, dai sorrisi, dall’amore, così come dalla diversità e dalla gentilezza, disintegrando ogni barriera, abbattendo ogni perniciosa solitudine. Tutto questo fluire, queste emozioni, questi messaggi della regista Monica Felloni e degli attori di Nèon Teatro, arrivano in modo diretto e commovente al pubblico che alla fine tributa ai protagonisti ed alla piècè calorosi e reiterati applausi.

I testi dello spettacolo sono di Franco Arminio, Calderòn de la Barca, Fëdor Dostoevskij, Jonathan Safran Foer, Rosi Li Greggi, Piero Ristagno, Federico Ristagno. Sulla scena, creatori ed interpreti, Monica Felloni, Manuela Partanni, Patrizia Fichera, Stefania Licciardello, Beatrice Asta, Giovanni Barilla, Piera Bivona, Claudia Cantone, Kevin Cariotti, Lucia Cavallaro, Alessandra Costa, Sofia Cuffari, Emanuela Dei Pieri, Antonio Fichera, Angela La Rocca, Rosi Ligreggi, Angela Longo, Veronica Messina, Matteo Platania, Francesca Sciata, Noemi Urso, Egle Zapparrata. I movimenti coreografici ed i costumi sono di Manuela Partanni, luci ed audio di Francesco e Maurizio Noè.

“Boxeurs” risulta una pièce davvero forte, visivamente ed emotivamente. Lavoro che coglie nel segno, come nello stile di Nèon Teatro che, ancora una volta, tocca le corde giuste, con ironia, facendo riflettere il pubblico su chi, nonostante gli scontri quotidiani ed i colpi inferti dalla vita, non si arrende e si rialza sempre, aiutato da chi gli sta accanto, grazie alla potente arma della determinazione, della coscienza di sé, del rispetto e del sorriso. Una pièce che non parla degli altri, ma bensì di tutti noi. Sul ring della vita ci siamo tutti. Ogni giorno.

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