Catania NewsIntervista con...

Nuovo Governo nazionale ancora da costituire, movimenti da parte della giunta Musumeci alla Regione Siciliana, primi candidati e città in fermento a Catania per l’elezione a Giugno del primo cittadino. Dell’attuale situazione politica nazionale e locale abbiamo parlato con il dott. Pietro Agen, presidente di Confcommercio Sicilia.

“A livello politico – sottolinea il dott. Agen si vive un momento di cambiamento che ricorda un pò il passaggio tra prima e seconda Repubblica. Certamente stiamo avendo un risultato che è persistente e tanto le elezioni regionali che nazionali hanno dimostrato contemporaneamente che c’è una avanzata del Centrodestra e del movimento Cinque stelle ed un crollo di quello che una volta veniva chiamato Centrosinistra. Siamo passati da un bipolarismo a un tripolarismo con il Pd di Renzi che rischia l’estinzione e che è in calo di strategia. In questa situazione di assoluta confusione continua la crescita dei Cinquestelle ma è preoccupante il loro atteggiamento che punta a demonizzare l’avversario credendo così di demolirlo. Ed in un momento in cui sta vincendo l’antipolitica demonizzare il nemico significa portargli consensi. La Lega e Salvini hanno capito invece che questo è un atteggiamento sbagliato cercando così di arrestare l’onda dei Cinquestelle facendo da catalizzatore di quei voti che provengono dalle aree di Centrosinistra con un atteggiamento che qualcuno definisce populista”.

Il presidente Confcommercio Sicilia Pietro Agen

Secondo lei a livello nazionale che genere di Governo potrebbe venir fuori?

“Siamo all’inizio di una nuova esperienza, abbiamo già nominato i due presidenti di Camera e Senato e c’è in corso una fitta rete di consultazioni per cercare di dare un governo al paese: larghe intese, governo di salvezza, governo del presidente: è tutto da vedere. La cosa migliore potrebbe essere quella di trovare un governo che faccia poche cose velocemente, che dia stabilità ai mercati finanziari e che poi pensi, soprattutto, alla nuova legge elettorale in quanto quella che abbiamo utilizzato per votare la definirei demenziale”.

Come vede e definisce, al momento, invece, il Govergo regionale?

“A fronte della situazione nazionale abbiamo un governo regionale che sta provando, almeno cerca di esercitare la sua azione di governo in una situazione difficile a dimostrazione che non ha una maggioranza, con un presidente che è una persona perbene, ma che non ha indubbiamente l’esperienza di un governo regionale e che si trova a doversi confrontare con una realtà palermitana che non è quella catanese. Per adesso non possiamo esprimere nessun giudizio, ci sono iniziative che condivido e altre no e quindi potrei definire il governo regionale un governo tra luci ed ombre”.

Confronti, parole, dibattiti…

Infine uno sguardo a Catania ed alle prossime elezioni del 10 Giugno…

“A livello locale ci si prepara alla nuova Giunta comunale e ad eleggere il nuovo sindaco ed al momento vi sono quattro candidati ufficiali (Bianco, Abramo, Grasso e Pogliese) alla poltrona di primo cittadino. Credo comunque che alla fine non ci sia una reale compattezza sia nello schieramento di Centrodestra che in quello di Centrosinistra. Prevedo delle sorprese dell’ultim’ora e penso che anche stavolta il Movimento Cinquestelle sbagli strategia presentando un candidato poco conosciuto e che – come nel passato – corra il rischio di fare un flop, dato che a Catania generalmente si scommette su un volto noto”.

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