Cronaca

Riceviamo la lettera aperta inviata dal portavoce dell’associazione “Free Green Sicilia”, Alfio Lisi, che proponiamo di seguito:

“A Catania Villa Pacini (‘varagghi’ per i catanesi di una certa età), prima area di verde pubblico della città realizzata agli inizi dell’ottocento, ormai da decenni vive in uno stato di permanente degrado ambientale pur trovandosi nel cuore del centro storico, a quattro passi da piazza Duomo e palazzo degli Elefanti. Più che essere fruita come una villa storica, giornalmente si trasforma, forse inconsapevolmente, in una sorta di passaggio pedonale che da piazza Borsellino (Alcalà), capolinea degli autobus dell’AMT, conduce a piazza Duomo o alla pescheria. Il suo degrado coinvolge non solo l’aspetto botanico, con piante di pregio risalenti alla nascita (tra questi esemplari di Casuarina Equisetifolia e Platanus hybrid),- afferma Alfio Lisi, portavoce di Free Green Sicilia-SOS Beni Culturali-  ma anche quello architettonico, come l’opera marmorea con il busto del compositore catanese Giovanni Pacini, realizzata da Giovanni Duprè, per non parlare dell’Amenano mal ridotto a causa dei rifiuti , il pessimo funzionamento dei giochi d’acqua della usurata vasca centrale e lo stato di totale abbandono dell’area giochi per bambini, al quale aggiungere il degradato chiosco di bibite che contrasta negativamente con lo stile ottocentesco della Villa.

Il tutto è carente da decenni per mancanza di manutenzione e sorveglianza. La Villa per storia, intrinseca bellezza e quella che era la sua posizione tra il mare e il centro storico, prima che una parte fosse smembrata e stravolta da scelte scellerate con la realizzazione di piazza Alcalà (oggi intitolata a Paolo Borsellino) che cancellò anche la passeggiata a mare, non solo dovrebbe essere protetta e preservata ma andrebbe imposto dalla Regione il riconoscimento di bene culturale, così come accaduto nel 2015, al Giardino Bellini, dopo il decennale abbandono, complici anche scelte poco oculate dei Sindaci pro-tempore, causa sfruttamento per feste di partiti politici, concerti e fiere commerciali, grazie alla richiesta di associazioni e comitati di salvaguardia.

Anche facendo riferimento a queste motivazioni l’associazione Free Green Sicilia ha chiesto formalmente alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di avviare l’iter per riconoscere la Villa Pacini quale bene culturale da proteggere e salvaguardare oltre che restaurare nel rispetto della sua identità storica, botanica e architettonica per riportarla agli antichi splendori quando era meta romantica dei cittadini catanesi”.

 

1 commento

  1. È una vergogna che questa piazza che di fatto per molti turisti è uno dei primi contatti con la città sia lasciata in questa situazione. Ma poi, dove sono finiti i giochi per i bambini? Lo sa l’amministrazione che qualsiasi spazio non fruibile per le famiglie viene occupato da disperati di ogni genere?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post