Cronaca

La problematica del trattamento e smaltimento dei fanghi prodotti dai processi di depurazione delle acque reflue urbane assume una crescente importanza a livello nazionale e internazionale, anche in relazione all’attenzione della Commissione Europea sugli effetti dei microinquinanti organici sugli ecosistemi e sulla salute dell’uomo.

Un tema che sarà affrontato lunedì 4 giugno, alle 14,45, nell’aula magna del Polo Bioscientifico di Agraria (Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, via Santa Sofia, 100 Catania), nel corso dei lavori del seminario su “La complessa gestione dei fanghi di depurazione, tra recupero e smaltimento”.

Il Di3A dell’Università di Catania, l’Ordine degli Ingegneri di Catania e la sua Fondazione, l’Associazione nazionale degli ingegneri per l’Ambiente e il Territorio (AIAT), in collaborazione con AIAT Sicilia (Gruppo Acque), il centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania e con il Gruppo Gestione Impianti Trattamento Acque in Sicilia, attraverso il confronto con alcuni dei principali attori del mondo del trattamento acque e rifiuti, faranno il punto sullo stato di criticità nella gestione terminale dei fanghi di depurazione nella regione Sicilia e sugli sviluppi prospettici che si auspica potranno portare ad una gestione più sostenibile di questa potenziale risorsa, nel pieno rispetto del territorio e della salvaguardia della salute.

Apriranno i lavori Salvatore Luciano Cosentino (direttore del Di3A), Giuseppe Platania (presidente Ordine Ingegneri Catania), Mauro Scaccianoce (presidente Fondazione Ordine Ingegneri di Catania), Giuseppe Mancini (vice-presidente Associazione nazionale ingegneri per l’Ambiente e il Territorio), Salvo Cocina (dirigente Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti), Francesco Carmelo Vazzana (direttore generale di ARPA Sicilia), Gaetano Valastro (presidente Ordine dei Chimici e dei Fisici di Catania) e Angelo Siragusa (Gruppo Gestione impianti trattamento acque in Sicilia).

A seguire le relazioni dei docenti Salvatore Barbagallo e Giuseppe Mancini dell’Università di Catania, dell’ing. Giuseppe Mininni, dei docenti Salvatore Luciano Cosentino e Andrea Baglieri dell’Università di Catania, della prof.ssa Margherita Ferrante del Centro studi territorio salute e ambiente dell’Università di Catania. I lavori si concluderanno con la tavola rotondo coordinata dai docenti Michele Torregrossa (Università di Palermo) e Giuseppe Mancini (Università di Catania).

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