Cronaca

A Catania la vigilia dell’892° anniversario della traslazione delle reliquie di Sant’Agata è stata caratterizzata dalla venerazione della reliquia del velo della protomartire, la mattina esposta nella cappella del sacello, nel pomeriggio nel presbiterio maggiore della Cattedrale e la sera portata sotto un baldacchino rosso in solenne processione, alla quale ha partecipato per la prima volta il nuovo sindaco Salvo Pogliese, lungo il quadrilatero della <cittadella vescovile>, preceduta dalla candelora votiva voluta dal vescovo mons. Salvatore Ventimiglia dopo l’eruzione lavica del 27 aprile 1766 che minacciava i casali etnei di Pedara e di Nicolosi e oggi curata dall’Associazione maschile “Sant’Agata alla Cattedrale”.

Il sacro corteo, composto dalle associazioni agatine e dagli Amici del Rosario, ha transitato per piazza Duomo, via Vittorio Emanuele e piazza San Placido: davanti all’ingresso della monumentale chiesa monastica benedettina femminile “San Placido”, c’è stato l’omaggio dell’Associazione S. Agata in Cattedrale; poi la processione ha proseguito per via Porticello con sosta davanti all’edicola votiva dei pescatori della Marina della Civita dedicata alla Madonna della Lettera e a S. Agata, addossata al baluardo delle mura dell’arcivescovado.

In via Beato Cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet i fedeli hanno sostato in preghiera davanti alla “Fontanella di Sant’Agata”, monumento che ricorda la traslazione delle reliquie di Sant’Agata (1040-1126). Mons. Barbaro Scionti ha biasimato l’anonimo atto di sfregio dello storico sito agatino: è stata parzialmente imbrattata la lastra che protegge la seicentesca statua marmorea di S. Agata dopo i lavori di restauro dell’anno scorso resi necessari dai ripetuti atti vandalici.

Il parroco della Cattedrale, con accanto mons. Leone Calambrogio, il can. Giuseppe Maieli, il cerimoniere arcivescovile sacerdote Pasquale Munzone, il parroco di Marostica Guido Ottorino Randon e tre diaconi (uno ad praesbiteratum, Filippo Rapisarda; due permanenti, Sebastiano Mangano e Nunzio Nicotra) ha inoltre invitato i presenti a pregare per le vittime e i feriti della sciagura causata dal crollo del ponte.

Il sindaco ha affidato gli amministratori e tutti i cittadini di Catania alla celeste protezione di S. Agata. Spari di fuochi d’artificio e il suono festoso delle campane della Cattedrale hanno segnato il riavvio della processione per Porta Uzeda e il rientro in Cattedrale.

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