Cronaca

Alla presenza dell’arcivescovo mons. Salvatore Gristina, nella parrocchia chiesa madre di Santa Maria della Pace a Tremestieri Etneo, è stato dato ufficialmente il saluto alle Suore Orsoline del SS. Crocifisso, che lasciano la diocesi di Catania, dopo oltre 50 anni di presenza nel territorio etneo.

Una festa del grazie, cui sono intervenuti, oltre al sindaco Santi Rando e alle autorità civili e al comandante della locale stazione dei Carabinieri maresciallo Giuseppe Garozzo, anche mons. Barbaro Scionti e don Domenico Cosentino, già parroci predecessori dell’attuale don Salvatore Scuderi che ha organizzato una “tre giorni” di incontri durante i quali le suore, con la madre generale in testa, suor Fatima Calvaruso, hanno preso, imballato e spediti gli effetti  personali e della casa in quella “generalizia” di Palermo: un recital-via crucis di forte impatto meditativo, con testi di Mario Luzi e canti di Marcello Giombini e altri sulla passione di Cristo, realizzato dalla storica band musicale “OndeVerdi72” specializzata in canti e musiche religiose Anni Sessanta-Settanta; una commediola comica a cura del gruppo giovani e giovanissimi parrocchiale dal titolo “Questo matrimonio non s’ha da fare … ma lo spettacolo s’ha da vedere!!!” e una Santa Messa conclusiva la domenica 10 marzo, l’occasione buona per il rinnovo della professione religiosa dei 50 anni dell’ultima superiora della casa di Tremestieri, suor Agatina Smedile. E per un ricordo da consegnare alle suore, da portare a Palermo, di Tremestieri e della comunità di Santa Maria della Pace: un grande trittico dell’artista Tino Giammona da Taormina raffigurante la chiesa madre, i simulacri di Santa Barbara e della Madonna della Pace, i vasi con i fiori a rappresentare tutte le persone, le “anime” che le suore hanno conosciuto in questi lunghi anni.

Riportiamo il testo che a nome della comunità parrocchiale tutta è stato letto dal segretario del consiglio parrocchiale.

E’ lo Spirito di Dio che soffia quando e dove vuole, e per il tempo che vuole, aggiungiamo noi, perché è così, perché siamo nelle mani di Dio, tutte le nostre esistenze, di cose e persone.

Tremestieri Etneo e tutta la Diocesi, come porzione della Chiesa di Catania, ha vissuto una bella esperienza di fede e di storia, che ha avuto inizio nel 1966 e che oggi si conclude. Mezzo secolo e anche più di presenza delle Suore Orsoline del SS. Crocifisso con noi e per noi. Il soffio dello Spirito, certamente, ha mosso negli anni Sessanta, il venerato parroco Padre Salvatore Consoli a chiedere alla fondatrice della Congregazione religiosa, nata negli anni 20 a Castellammare del Golfo (TP), suor Maria della Croce Di Gregorio, di venire a Tremestieri Etneo a svolgere l’attività missionaria e di apostolato per “dare la vita a chi secondo questo mondo non ha diritto alla vita; dare sorriso a chi secondo questo mondo non ha diritto a sorridere; dare speranza a chi secondo questo mondo ha solo diritto a disperarsi” (Sr. Maria della Croce). Padre Consoli le conosceva già le suore perché erano presenti da qualche tempo nella casa dei PP. Passionisti, nel santuario dell’Addolorata, a Mascalucia, dove davano sostegno agli stessi Padri e alla comunità dei fedeli che ruotava attorno al santuario. E una presenza delle Suore Orsoline del SS. Crocifisso – per completezza storica – era, in quel tempo, anche nella città di Bronte, presso la casa di riposo “San Vincenzo de’ Paoli – Padre Antonino Marcantonio” per l’assistenza spirituale ed infermieristica, già da parecchio tempo conclusasi. La richiesta di padre Consoli di aprire una casa per ospitare una scuola materna fu subito accolta dalla Madre Fondatrice e così ufficialmente il 21 ottobre 1966 è stata inaugurata la “Scuola Materna Bimbi Felici” realizzatasi con i fondi della Cassa per il Mezzogiorno su terreno di proprietà della parrocchia.

Sin da subito l’accoglienza delle suore è stata festosa e coinvolgente da parte di tutta la comunità parrocchiale di Santa Maria della Pace e le suore si sono prontamente attivate per la cura e la formazione cristiana e umana di bambini di tutta Tremestieri Etneo, e anche dei paesi limitrofi, e dei giovani. Per quest’ultimi ricordiamo, a onor del vero soprattutto nei primi tempi, la vivace e intensa attività svolta pressoché quotidianamente in iniziative culturali/formative e teatrali in un clima di vera fraternità e amicizia e, negli ultimi tempi, invece, quelli legati all’attività educativa nell’ambito della scuola dell’infanzia, con l’ annuale “festa  del grazie” o di fine anno scolastico, coinvolgendo anche le famiglie dei piccoli. Le suore hanno contribuito da sempre alla catechesi parrocchiale e a tutte le iniziative ecclesiali, partecipando con grande interesse anche a quelle in ambito diocesano.

Ora cala il sipario, un pezzo di storia di Tremestieri Etneo si chiude. Dopo 52 anni le suore della congregazione delle Orsoline del SS. Crocifisso, vanno via, dopo aver concluso felicemente, lo scorso anno, ma con la mestizia nel cuore, l’attività che ha da sempre caratterizzato l’apostolato delle suore, l’educazione dei bambini, che per generazioni ha avviato la crescita umana e spirituale di tanti bambini e quella delle famiglie. A chiudere i battenti della casa di Tremestieri – chiusa per mancanza di vocazioni religiose, in questa congregazione come in tante altre! – è toccato a suor Agatina, ultima superiora della casa, di cui oggi ricordiamo i 50 anni di professione religiosa, che sta continuando il suo servizio di apostolato a Roma, nella casa di via Fratelli Bandiera.

A nome di tutta la comunità parrocchiale, e di ciascuno, anche personali e delle tante famiglie che sono state e continueranno a sentirsi ed essere “persone care, come dei parenti” con tutte le suore che abbiamo conosciuto, del parroco Padre Salvatore Scuderi, il più sincero “grazie” per quanto ci è stato donato in questi anni. Ricorderemo sempre le belle persone che siete state, carissime suore, quanto ci avete dato in testimonianza di vita e di servizio. Sappiamo dove siete, a Palermo, nella casa generalizia, o a Castellammare del Golfo, dove riposa la Madre Fondatrice nella chiesetta di S. Maria delle Grazie, o a Roma, dove c’è Suore Agatina. Non mancheranno occasioni di incontrarci, anzi metteremo in cantiere delle visite per riabbracciarci in fraternità e amicizia nel Signore. Con noi, a Tremestieri, resta Suor Rosalia, che per sua volontà – una delle suore della “prima ora”, venuta a Tremestieri in occasione dell’apertura della casa, nel 1966 – ora riposa in pace, “a memoria” e a nome di tutte le Suore della Congregazione delle Orsoline del SS. Crocifisso, nella cappella della Confraternita del SS. Sacramento”.

Vincenzo Caruso

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