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Prezioso ed insperato pareggio stasera per il Catania di Pippo Pancaro allo stadio San Vito Gigi Marulla con il Cosenza. I rossazzurri ed i silani si sono equivalsi nel primo tempo che si è chiuso a reti inviolate, con gli ospiti pronti a colpire di rimessa ed i padroni di casa abili a controllare gli avversari e difendersi. Nella ripresa la squadra di casa è sembrata più intenzionata a cercare il goal, mentre il Catania ha iniziato ad indietreggiare ed al 15′ Pelagatti  ha commesso fallo da ultimo uomo su Vutov e l’arbitro ha assegnato calcio di rigore al Cosenza. A battere lo stesso Vutov che ha battuto Liverani per l’1-0.

Con i padroni di casa in vantaggio il Catania ha provato a reagire, Bastrini ha sostituito Musacci, ma il Cosenza ha tenuto in mano il controllo della gara. Al 33′ entrava in campo anche l’ex Calderini per gli ospiti, al posto di Falcone ed al  37′ arrivava l’insperato pari per il Catania con Plasmati, autore di una buona gara, sempre generoso ed abile a smarcarsi: Calil in piena aerea appoggiava per il numero 9 rossazzurro che, con un potente diagonale, batteva Perina.

Nella foto (fonte Catania Calcio) Plasmati festeggiato dopo il pari

Nella foto (fonte Catania Calcio) Plasmati festeggiato dopo il pari

Era l’1-1 e la prima rete del 2016 per gli etnei che, al 90′, ristabilivano la parità numerica, infatti veniva espulso per il Cosenza Tedeschi per un fallo su Calil al limite dell’area. E nei 3′ di recupero il Catania sfiorava anche il 2-1 con un colpo di testa in mischia bloccato da Perina. Finiva quindi sull’1-1 con i rossazzurri che riequilibravano una partita che ad inizio ripresa si era messa male (svantaggio e uomo in meno) e conquistavano un punto prezioso su un campo difficile. Comunque anche a Cosenza generosità dei rossazzurri, solite indecisioni in difesa e poca concretezza in avanti, con un Plasmati che in attacco  ha dato il massimo ed ha fatto la differenza, mentre ancora in ombra Calil.

Domenica 31 Gennaio, alle ore 15,00, Catania impegnato al “Massimino”,  ospite il Matera.

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