Catania News

Nel pomeriggio di ieri, personale del Commissariato Centrale, coadiuvato dalla Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, nel quadro di servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Catania Marcello Cardona nell’ambito della operazione “Trinacria”, volti alla prevenzione dei reati predatori, ha operato dei controlli nel centro città, e servizi di pattugliamento degli itinerari turistici più importanti.

Vigili Urbani

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Sono state controllate decine di persone e di veicoli e sono state elevate numerose sanzioni per violazioni delle norme del Codice della Strada che, in un caso, hanno comportato anche il sequestro di un veicolo. Controlli e sanzioni anche per gli esercizi pubblici che, in due occasioni – in piazza Federico di Svevia – sono stati contravvenzionati per l’abusiva occupazione di suolo pubblico in eccedenza alle relative autorizzazioni.

Gli accertamenti sono stati anche estesi alle persone sottoposte agli arresti domiciliari delle quali è stata verificata l’osservanza delle prescrizioni impostegli. Un capitolo a parte merita l’attività “repressiva” sull’uso del casco: ancora sequestri per il mancato uso del dispositivo di protezione individuale e per la scopertura assicurativa.Guardia di Finanza

Non pare il caso di ribadire l’utilità del casco in caso d’incidente, né – a fronte dello spregio per la propria incolumità personale – potrà suonare diversamente un appello al rispetto delle regole dettate dalla legge, ma per tutti coloro che si ostinano a non indossare quest’importante presidio di sicurezza, la Polizia di Stato non può che garantire una sempre maggiore “attenzione”.

Se a ciò si aggiunge la scellerata “usanza” di circolare sprovvisti di assicurazione R.C.A., ecco che la “bomba” è pronta a scoppiare: una disattenzione può costare cara e non soltanto in senso figurato! In caso d’incidente, infatti, la responsabilità patrimoniale ricadrà sul conducente e sull’obbligato in solido che è rappresentato dal proprietario del mezzo o, in casi di conducenti minori, dall’esercente la potestà genitoriale. E, in questi casi, il risarcimento richiesto ben potrebbe rappresentare il tracollo del bilancio familiare.

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