La Polizia di Stato ha arrestato Agatino D’Agata (cl. 1976) e Alessandro Damiano Privitera (cl. 1992), ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione illegale di armi comuni da fuoco e di armi clandestine, ricettazione delle stesse e detenzione illegale di munizionamento.
Nel corso di perquisizione eseguita nell’abitazione dei due nel quartiere “San Giorgio”, all’interno di una cavità ricavata nel fondo di un pianoforte a coda, posizionato in una stanza adibita a soggiorno, sono state rinvenute 4 pistole (tre semiautomatiche ed una rivoltella, tutte con matricola abrasa) e numeroso munizionamento per le stesse. Nella camera da letto di Agatino D’Agata, in una cassaforte murata, rinvenuta una somma di denaro. Durante l’ispezione della cassaforte gli agenti si sono accorti che il lato corto della stessa, nella parte murata, era stato accuratamente tagliato in modo da permettere l’accesso alla camera d’aria, tra la parete in forati interna e quella esterna. All’interno dell’intercapedine è stato rinvenuto altro denaro, per un totale complessivo di euro 27.000,00 (ventisettemila) circa, nonché cartucce parabellum ed un caricatore per pistola.
La perquisizione è stata estesa anche al garage di Agatino D’Agata, all’interno del quale, tra gli altri veicoli, era parcheggiato, in evidente disuso, un Renault Kangoo: all’interno della parte cassonata della carrozzeria è stato rinvenuto un fucile calibro 12 con matricola abrasa, riposto all’interno della propria custodia, unitamente ad uno zaino al cui interno sono state rinvenute una cartuccera e numerose cartucce calibro 12.
D’Agata e Privitera, pertanto, sono stati arrestati e condotti nella casa circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità giudiziaria.