Cronaca

Sabato 20 agosto, su richiesta del parroco delle parrocchie di Alì Superiore e Terme, sac. Vincenzo D’Arrigo, avallata dalla Curia metropolitana di Messina nella persona del suo amministratore apostolico mons. Benigno Papa e favorevolmente accolta dall’arcivescovo metropolita di Catania, mons. Salvatore Gristina, il coperchio della Cassa che trasportò le martoriate e sezionate reliquie di S. Agata da Messina a Catania nell’agosto 1126, custodito da secoli nel santuario diocesano Sant’Agata al Carcere, per la prima volta sarà solennemente portato nel paese di Alì superiore dal rettore e vicario giudiziale del Tribunale dell’arcidiocesi catanese, sac. dott. Carmelo Asero.

Quanto resta di quella cassa di legno che 890 anni or sono passò dal territorio dell’antica Alì sarà accolta con tutti gli onori dal clero e dalle autorità locali e sosterà per l’intera giornata nella chiesa arcipreturale parrocchiale nello storico paese collinare della zona peloritana jonica, in occasione della “festa grande”. Proprio da quella cassa è stato prelevato un pezzo di velo che avvolgeva le reliquie della protomartire e che venne donato agli aliesi dell’epoca, accorsi in preghiera per venerare quelle sacre spoglie. Questo antico cimelio si trova nella chiesa del Santo Carcere ed è collocato in una bacheca di vetro, all’ingresso del carcere romano dove fu reclusa e morì S. Agata. Esso non è arrivato integro ai giorni nostri, ma se ne conserva solo il pezzo frontale. C’è da precisare che una ciambella di pane azzimo preparata ad Alì durante i preparativi per la festa Grande è stata posta nel carcere catanese dove S. Agata è stata martirizzata e ha reso l’anima a Dio. La ciambella, tramite la presidente dell’Associazione “Etna ‘ngeniousa” Matilde Russo, è stata donata dai ciliari al rettore don Asero.

Alle 11 nell’antica chiesa abbaziale “San’Agata” la solenne concelebrazione eucaristica sarà presieduta da padre Asero con tutti parroci del territorio; nel pomeriggio, convegno di studi storici sul passaggio della cassa nel 1126; in serata sul sagrato esecuzione della “cantata di S. Agata” scritta dall’arciprete di Alì mons. Pietro Zorria nel 1656 sul passaggio delle reliquie agatine dal paese di Alì, in onore della traslazione delle reliquie della protomartire catanese da Costantinopoli nella città del martirio.

Antonino Blandini

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