L’iniziativa rientra nel quadro del programma nazionale “Campo Giovani 2016” della Presidenza del Consiglio – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ed è stata mirata a far vivere un’esperienza di grande valore formativo a questi fortunati ragazzi da 15 a 22 anni che sono stati selezionati in base al merito scolastico: durante i sette giorni trascorsi presso la Capitaneria di porto di Catania, i giovani stagisti hanno potuto sperimentare in prima persona l’impegno che, giornalmente, viene profuso dai militari della Guardia Costiera per la salvaguardia della vita umana in mare, in un periodo tra i più “caldi” dell’anno, sia per la stagione balneare in pieno svolgimento che per le migliaia di migranti che sono tratti in salvo, con interventi quotidiani, nella vasta area di mare ricadente nella competenza della Direzione Marittima di Catania.
Le quattro ragazze ed i quattro ragazzi partecipanti, provenienti da varie regioni d’Italia, hanno dimostrato forte entusiasmo e grandi doti di adattabilità e curiosità, ed hanno potuto partecipare direttamente ed attivamente ad uscite su motovedette impegnate in attività di pattugliamento e di polizia marittima, a seminari sul primo soccorso e sulle norme da rispettare per la sicurezza della balneazione e della navigazione in prossimità della costa, senza tralasciare anche una piacevole ed istruttiva traversata di mare in barca vela e la visita alla nave ammiraglia della Guardia Costiera CP 941 “U. Diciotti” di stanza a Catania.
A lavoro
Grazie all’appoggio fornito dal Prof. Vincenzo Malfitana, nella sua qualità di responsabile FIN, i giovani frequentatori hanno partecipato ad una giornata formativa sull’assistenza e soccorso ai bagnanti presso la piscina del Villaggio degli Ulivi di Viagrande, dove, sotto la guida del Sig. Antonino Arena, impiegato civile della Capitaneria di porto nonché coordinatore volontario di Protezione Civile, hanno assistito ma anche provato le tecniche di recupero e primo soccorso a persone colte da malore in acqua.
Lo stage incentrato sull’attività istituzionale di soccorso alla vita umana in mare condotta dalla Capitaneria di porto di Catania ha ricompreso anche un’approfondita visita alla base aeromobile del 2° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Fontanarossa, dove l’attenzione è stata catalizzata dall’incontro con la squadra di militari aerosoccorritori, conosciuti per gli arditi lanci che effettuano in tuta da sub e pinne dall’alto dagli elicotteri, per recuperare e prestare soccorso in mare a persone in pericolo di vita, con interventi che richiedono particolari doti di perizia e coraggio.
In mare
Lo stage degli otto ragazzi si è concluso con una giornata di permanenza, in qualità di osservatori, presso la Sala Operativa dell’11° MRSC di Catania, che, assieme all’IMRCC Italian Maritime Rescue Coordination Center di Roma è responsabile della coordinazione delle operazioni SAR di Ricerca e SoccorsaMRCC all’interno delle acque territoriali ed extraterritoriali italiane, in collegamento con i centri operativi di altre paesi del Mediterraneo. La Centrale operativa è dotata di un sistema radar VTS, di una stazione radio costiera e di sistemi satellitari in continuo ascolto sulle frequenze internazionali di emergenza ed è in grado di coordinare operazione di soccorso anche complesse nell’area di competenza, che arriva a ridosso delle coste libiche, impiegando assetti navali ed aerei della Guardia Costiera e, all’occorrenza, anche dirottando navi mercantili in navigazione nelle area di ricerca. Gli apparati in dotazione e l’elevata specializzazione dei militari specialistici impiegati presso l’11° MRSC di Catania assicurano una elevata capacità di interoperabilità tra le varie componenti della Guardia Costiera impegnate nel soccorso in mare, evidenziando la spiccata capacità di coordinamento che il Corpo delle Capitaneria di porto – Guardia Costiera esprime nell’assolvimento del suo principale compito d’istituto, anche con paesi straniere partecipanti alle operazioni europee FRONTEX ed EURONAVFOR MED.
