Cronaca

E’ stata presentata all’opinione pubblica con una grande manifestazione svoltasi a Parigi la Federazione Europea per la Vita e la dignità dell’uomo, denominata “Uno di noi”, recentemente costituitasi in modo permanente.

Ne fanno parte Austria, Cipro, Germania, Grecia, Francia, Croazia, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Lettonia, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania e Slovacchia.

Il Movimento per la Vita italiano offre il massimo dell’operatività tramite i suoi componenti responsabili, tra cui il catanese Umberto Ienzi, nominato recentemente dall’on. Carlo Casini che ne è il fondatore, componente della Commissione europea “Uno di noi”.

 Premesso che ogni essere umano, fin dal concepimento, dev’essere qualificato uno di noi, ne consegue che l’embrione fin dalla fecondazione dev’essere tutelato. E’ opportuno, pertanto, che l’Unione Europea ponga fine al finanziamento di attività che presuppongono la distruzione di embrioni umani, in particolare in tema di ricerca e all’uopo si richiede il supporto di forme qualificate nel campo della scienza, della medicina, del diritto e delle istituzioni per una petizione-testimonianza da presentare in sede europea il 10 dicembre 2016, anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

“Il 10 gennaio 2005 -ricorda Ienzi- San Giovanni Paolo II espose agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede le 4 sfide che oggi l’umanità deve affrontare: la vita, il pane, la pace e la libertà religiosa, confermando il no all’aborto, alla procreazione artificiale e alle manipolazioni genetiche…Nel campo più strettamente bioetico è evidente che tutte le problematiche, dall’obiezione di coscienza alla prevenzione dell’aborto, dalla disciplina della procreazione artificiale al significato della sessualità, ruotano attorno al dilemma “E’ o non è uno di noi?”.

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