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A grandi passi verso il SIA, Sostegno di inclusione attiva, la nuova misura di sostegno contro la povertà avviata il 2 settembre. I potenziali beneficiari hanno iniziato a presentare le domande al proprio comune di residenza, ma prima è necessario passare dal Caf per ritirare il proprio ISEE e il modulo da presentare ai servizi sociali. Attenzione alle condizioni e ai requisiti stringenti per usufruire della misura: ISEE non superiore a 3000 euro, valutazione del bisogno superiore o uguale a 45 e adesione a progetti personalizzati.

La Fnp Cisl ha messo attorno a un tavolo i soggetti che si occuperanno di gestire le procedure: Caf Cisl, Comune di Catania, Inps e Anteas in un seminario rivolto alle proprie strutture periferiche.

Hanno partecipato Maurizio Attanasio del Dipartimento politiche sociali Cisl Catania; Fulvio Garigliano, Presidente Anteas Catania; Salvatore Di Stefano, vice direttore Iinps Catania; Rossella Foti, responsabile Caf Cisl Catania; Angelo Villari, assessore Politiche sociali del Comune di Catania; Alfio Giulio, segretario generale Fnp Cisl Sicilia; Mimmo Milazzo, segretario generale Cisl Sicilia; Attilio Rimoldi, segretario nazionale Fnp Cisl. Ha presieduto i lavori Marco Lombardo, segretario generale Fnp Cisl Catania.

«L’informazione è fondamentale – sottolinea Lombardo – perché le famiglie vengano bene indirizzate e assistite per inoltrare le richieste ai Comuni che fanno parte dei 9 distretti sociosanitari del territorio catanese. Abbiamo messo insieme le istituzioni pubbliche e le strutture della Cisl per aggiornare lo stato dei lavori per aiutare al meglio quanti si rivolgono a noi e alle nostre sedi Anteas di segretariato sociale».

«Il SIA – precisa Attanasio – è una misura che prevede un sussidio economico a famiglie in condizioni economiche disagiate, in cui sia presenti minorenni, figli disabili o donne in gravidanza accertata, attraverso una carta di importo prepagata. È importante che le amministrazioni comunali non perdano questa occasione di risorse aggiuntive e noi vigileremo perché ciò non accada».

Per l’amministrazione del capoluogo etneo, l’assessore Villari ricorda che «si tratta della prosecuzione della Carta Acquisti sperimentale, per la quale Catania venne scelta nel 2012. Oggi, per il SIA, sono necessari progetti personalizzati per le famiglie che possono aderire; non sarà magari risolutivo ma sarà comunque importante aver invertito la tendenza per quanti potremo aiutare».

Il sussidio è subordinato a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai Servi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati e no-profit.

Anche l’Inps, che è il soggetto erogatore del sussidio, sta preparando le proprie strutture. «Sono stati avviati corsi di formazione specifici – dice Di Stefano – sia per il personale allo sportello sia per l’impiego del software che si occuperà di gestire le procedure. Ritengo che i fondi erogabili saranno sufficienti perché le condizioni da soddisfare sono stringenti».

Per il diritto al sostegno, si dovrà rispettare anche un indicatore denominato “Valutazione multidimensionale del bisogno”, parametro il cui valore deve essere superiore o uguale a 45. Sarà preso in considerazione il carico familiare, la condizione economica con l’ISEE e la condizione lavorativa.

Soddisfazione mostra Rimoldi, che ricorda come i Pensionati Cisl abbiano svolto «un ruolo di coesione sociale fra tre generazioni, coniugando gli interessi dei giovani con quelli dei pensionati. E dopo 16 anni, con gli ultimi provvedimenti, per i pensionati italiani finalmente si ottiene qualcosa».

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