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“Non appena si sarà rimesso la verrò a trovare a scuola: dobbiamo intensificare i segnali di legalità”. Lo  ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco al preside della scuola  Livio Tempesta, Tarcisio Maugeri, che martedì scorso è stato colpito da  una madre per non aver permesso al figlio, un bambino di otto anni, di  lasciare la scuola da solo. Nell’Istituto, vandalizzato in luglio, il 12  settembre scorso il Sindaco aveva voluto inaugurare l’anno scolastico  con il questore Cardona e l’assessore Valentina Scialfa.

“In  quell’occasione – ha detto Bianco – fui concorde con la definizione data  dal preside Maugeri, che aveva paragonato la scuola a una casa. E  spiegai che la scelta di non chiudere l’istituto vandalizzato voleva  essere un tributo alla grande generosità di insegnanti, dirigenti,  personale non docente, famiglie che affidano il futuro dei loro ragazzi  alla scuola. La Livio Tempesta continua a rappresentare per noi un  baluardo di legalità. E bene ha fatto il preside a ribadire la necessità  di far rispettare le regole. Dobbiamo però far sì che questo non ci  porti a penalizzare chi ha dei problemi. Ecco perché abbiamo allo studio  una serie di progetti per sostenere le famiglie in difficoltà”.

“Puntiamo   – ha spiegato l’assessore alla Scuola Valentina Scialfa – su incontri  specifici che stiamo programmando nei quartieri con maggiori difficoltà  per dare ascolto alle esigenze dei genitori. A volte certi problemi  emergono improvvisamente e in maniera drammatica a causa dell’urgenza,  quando potrebbero essere affrontati con maggiore serenità. Contiamo  molto poi sul coinvolgimento della rete del volontariato, che potrebbe  aiutarci a sciogliere molti nodi importanti”.

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