Cronaca

Tempo di bilanci anche per l’Arciconfraternita S. Maria Odigitria dei Siciliani in Roma, che ha concluso l’anno 2016, lo scorso 13 dicembre, celebrando la memoria liturgica di S. Lucia, presieduta dal Cardinale Titolare Paolo Romeo.
Nel presbiterio attorno all’altare, tutti in rosso a significare il martirio della Santa Patrona di Siracusa, il Cardinale Salvatore De Giorgi, Arcivescovo Emerito di Palermo, Mons. Giuseppe Sciacca, Segretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, il Primicerio dell’Ariconfraternita, Mons. Giuseppe Mario Blanda, 20 sacerdoti, 6 diaconi e 15 seminaristi, tutti siciliani.
Presenti, oltre i confratelli, anche gli amici dell’Arciconfraternita dalla Sicilia e dal Veneto. Dalla Sicilia l’Associazione “Tanto per… passione” da Terrasini/Cinisi col Presidente Ino Cardinale, e da Verona il Prof. Carlo Adami e il Maestro Cristian Ricci, tenore. Il quale alla Comunione ha cantato il Panis Angelicus assieme al Coro Aramus da Camera, diretto dal Maestro Osvaldo Guidotti ed arie e canti natalizi, nel corso della serata conviviale Confraternale, tenuta nelle sale del Marriott Flora Hotel di Via Veneto, accompagnato dal pianista Maestro Paolo Tagliapietra, intrattenendo oltre cento persone.
Nell’omelia il cardinale ha parlato del martirio, della verginità e della testimonianza di S. Lucia. È seguito il rito di ammissione all’Arciconfraternita. Quest’anno 20 nuovi candidati sono stati chiamati dal Segretario dell’Arciconfraternita, Maurizio Iudica.

Il Primicerio, Mons. Giuseppe Mario Blanda ho ricordato ai nuovi ammessi l’impegno a vivere nello spirito delle tre C, Culto, Carità Cultura, che distinguono, l’appartenenza all’Arciconfraternita e l’identità siciliana. I neo confratelli hanno ricevuto, come segno di appartenenza, il collare con la medaglia della Madonna SS. Odigitria e un Rosario.

Tra i nuovi ammessi anche don Elio Lopes dell’ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma, il Col. Giuseppe Montalto; il Dott. Domenico Mazza, Presidente e Segretario Generale  dei Netini; il Dott. Francesco Scalia, Governatore dell’Arciconfraternita S. Giovanni Decollato; vari membri dell’Associazione San Leone di Longi col Presidente Frusteri ed il suo vice, Salvatore Fabio; i fratelli  Francesco e Giuseppe Rappa. Giuseppe Rappa, nato con spina bifida sarebbe stato condannato a una vita impossibile se l’amore, l’attenzione, le cure dei genitori non lo avessero trasformato. Giuseppe, nonostante la sua infermità è autonomo, si muove con trasporti pubblici, frequenta l’università, e nella sua fragilità, con la forza di volontà ha realizzato una cooperativa ONLUS per un progetto di incoraggiamento a giovani in difficoltà psicologiche o fisiche.
Da segnalare la decisione dell’Associazione Culturale Antonello da Messina, presieduta dall’Avv. Gioacchino Toldonato di confluire nel sodalizio eleggendo domicilio presso l’Arciconfraternita e donando la biblioteca ricca di cinquecento volumi di arte e cultura siciliana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post