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Com’è ormai tradizione della Chiesa catanese, all’inizio del nuovo anno civile l’arcivescovo mons. Salvatore Gristina suole ordinare sacerdoti diversi diaconi, la maggior parte formatisi nel seminario arcivescovile maggiore. Così la sera dello scorso mercoledì, 4 gennaio, nella basilica Cattedrale “Sant’Agata vergine e martire”, gremita di fedeli in festa provenienti da ogni parte dell’arcidiocesi, il metropolita ha avuto la gioia di ordinare presbiteri, paternamente imponendo loro le mani secondo l’antichissimo rito liturgico della preghiera di ordinazione, Francesco Abate della comunità parrocchiale “Santi Filippo e Giacomo” in Adrano, Pietro Natale Belluso della Famiglia Ecclesiale “Missione Chiesa-Mondo”, Francesco Nicolosi della comunità parrocchiale “Sant’Antonio Abate” in Pedara, Ugo Rapicavoli della comunità parrocchiale “San Giuseppe in Ognina”.

Don Abate, 27 anni, fornito di maturità scientifica, ha conseguito il baccalaureato nello Studio Teologico interdiocesano “San Paolo” con una tesi sui sacerdoti benemeriti maestri di musica sacra nel Seminario dei Chierici di Catania ed è cultore di musica liturgica e religiosa.

Don Belluso, 32 anni, dottore in lettere moderne, dopo la maturità classica, con tesi di baccalaureato su “La <periferia> in Pier Paolo Pasolini, un intellettuale dalla parte degli ultimi”, proviene dalla parrocchia “Beata Vergine Maria in Cielo Assunta, alla Plaia” alla scuola dei parroci padre Salvatore Pignataro e padre Salvatore Ricceri.

Don Nicolosi, 35 anni, diplomato geometra, ha conseguito il baccalaureato con tesi sulla serva di Dio la postulante benedettina Giuseppina Faro e, da diacono, ha prestato servizio nelle parrocchie di Monte Po e del Villaggio Sant’Agata.

Don Rapicavoli, 32 anni, formatosi presso i frati minori conventuali, è cultore del canto sacro, collabora presso il Propedeutico del Seminario arcivescovile e ha conseguito il baccalaureato in Sacra Scrittura.

Alla solenne concelebrazione eucaristica rituale hanno partecipano molti sacerdoti diocesani e regolari, mentre hanno affiancato l’arcivescovo, che ha tenuto una toccante omelia, il vicario generale mons. Salvatore Genchi, il rettore del seminario arcivescovile mons. prof. Giuseppe Schillaci, il rettore del seminario della Fraternità sacerdotale “Chiesa Mondo” e parroco nel santuario diocesano “Santa Maria di Ognina” sac. prof. Franco Luvarà, il vicario foraneo e parroco in “Santa Maria di Nuovaluce” e amministratore parrocchiale in “Santa Croce”, mons. Antonino Vitanza. La sacra icona della Madonna di Nuovaluce, per l’occasione, è stata esposta solennemente alla venerazione dei fedeli sul presbiterio maggiore

 Antonino Blandini

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