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Impegnata nelle prove per il tour acustico, Carmen CONSOLI martedì 7 Febbraio tornerà – attesissima – ospite sul palco dell’Ariston, con l’amico e collega Tiziano Ferro. Proporranno “Il Conforto”, brano con cui stanno spopolando in classifica e sul web. La sua Sicilia dovrà attendere Aprile per ritrovarla in tour, in una formazione da camera, tutta al femminile: chitarra, violoncello e violino. “Tri fimmini acustiche” come le ha definite La Consoli.

ECO DI SIRENE // TOUR

PALERMO 11 APRILE ORE 21 TEATRO BIONDO

AGRIGENTO 12 APRILE ORE 21 TEATRO PIRANDELLO

MESSINA  14 APRILE ORE 21 PALACULTURA

Un nuovo progetto in trio, ma antitetico rispetto al power trio dell’“Abitudine di tornare”: da febbraio 2017 Carmen Consoli sarà nei teatri con “Eco di sirene”, sul palco in punta di plettro con violino e violoncello – rispettivamente Emilia Belfiore e Claudia della Gatta. Tre le attese date siciliane – Palermo (11 aprile, Teatro Biondo), Agrigento (12 aprile, Teatro Pirandello), Messina (14 aprile, Palacultura) – che rientrano nella programmazione di PUNTOEACAPO CONCERTI 2017, con la direzione generale di Nuccio La Ferlita.

Poster Eco delle Sirene

Eco di sirene è l’evoluzione di uno dei progetti più amati ed originali di Carmen: L’anello mancante (2008), un tour teatrale con il quale ha registrato il tutto esaurito in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, dominando la scena sola sul palco con le sue sei chitarre. Come in quel concerto, la musica sarà la tela sulla quale tracciare riflessioni e impressioni personali; qui però i tre strumenti acustici si rimandano suggestioni diverse sugli stessi temi musicali e argomenti, dando così corpo all’ambivalenza connaturata al titolo stesso, Eco di sirene. Una sirena è infatti al tempo stesso un suono d’allarme ed una creatura magica che canta per avvisare del pericolo. Una sirena ama e custodisce, assorda e allerta. Una sirena incanta e seduce. Ma può anche urlare e proteggere. È una mostruosa chimera ed una dolce fanciulla in cerca di un’anima. Eco di sirene è quindi uno spazio nel quale accogliere e dar voce e corpo alle domande sul presente, ai piccoli momenti di gioia quotidiana, alla pluralità di risposte individuali.

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