Catania News

Il problema legato al rischio crollo delle case abbandonate di via Volturno si aggrava ogni giorno che passa. Da settimane Giuseppe Zingale, vice presidente della municipalità di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo” e il consigliere di quartiere Santo Arena, in modo incessante, lanciano appelli alle istituzioni ricevendo in cambio solo indifferenza.

Ancora via Volturno

“Questa parte del quartiere di Cibali, a pochi passi da una scuola e dallo stadio Angelo Massimino, – spiegano Zingale e Arena – è piena di vere e proprie catapecchie che cadono letteralmente a pezzi con i balconi pericolanti e le porte e finestre murate da anni. Non solo, il tetto è fatto da lamiere di pericoloso eternit in avanzato stato di sfaldamento. Perchè l’amministrazione non opera per garantire l’incolumità delle cinquanta famiglie che qui ci abitano? Perchè non si riqualificano gli immobili che rischiano di crollare da un momento all’altro? Le avvisaglie di un dramma annunciano ci sono tutte: l’ultimo intervento dei pompieri ha portato a transennare la parte est nei pressi di via Susanna. Il nastro rosso di pericolo però non assicura i residenti da altri crolli.  Bisogna aspettare la tragedia prima di fare qualcosa? Si darà il via libera agli operai solo dopo che si sarà verificato l’irreparabile? Che via Volturno sia una bomba ad orologeria è evidente a tutti tranne che a Palazzo degli Elefanti che si ostina a restarsene con le mani in mano di fronte all’emergenza”.

Da qui i continui appelli di Giuseppe Zingale e di Santo Arena. Senza nessun tipo di manutenzione e ristrutturazione, infatti, in tutta la zona si vive una situazione di estremo pericolo. Case che da anni il comune ha deciso di mettere all’asta per venderle. Purtroppo, finora, non hanno trovato un compratore. La richiesta allora è quella di rivalutare la zona per renderla più vivibile e sicura con la possibilità di trasformare le catapecchie in centri di aggregazione per i giovani. 

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