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Ieri sera, agenti del Commissariato di Librino hanno arrestato 4 soggetti, di cui un minore, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente continuato e in concorso tra loro. Inizialmente nel pomeriggio si notavano svariati soggetti che, a piedi o in auto, si recavano nella ormai nota “piazza” di spaccio del Viale San Teodoro 7, riscontrandone addosso il possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana, per le quali ciascuno verrà segnalato alla Prefettura; una volta compreso, anche ad esito di un servizio di osservazione, il modus operandi dei soggetti attivi nella piazza di spaccio, poi identificati negli arrestati, tre equipaggi in borghese del Commissariato decidevano di entrare in azione. Dopo aver chiuso tutte le possibili vie di fuga, si riusciva a bloccare nell’androne del palazzo tre diloro, precisamente Emanuele Giuseppe Isola, con ruolo di vedetta, catanese cl. ’90, già condannato per reati specifici, un minore, con ruolo di vedetta e Michael Pasqualino, catanese cl. ’93, con ruolo principale di vedetta, con precedenti di polizia specifici. Tutti e tre insistentemente con urla e gesti allertavano il pusher dell’arrivo della Polizia.

Ad esito delle perquisizioni personali, addosso al Pasqualino veniva rinvenuta la somma di euro 426 sequestrata quale presumibile provento dell’attività di spaccio. Il pusher, poi identificato in Italo Agatino Formosa, catanese cl. ’92, con precedenti specifici, tentava una disperata corsa per guadagnarsi la fuga, ma vistesi chiuse tutte le possibili vie di uscita, veniva bloccato e arrestato. Addosso a quest’ultimo veniva rinvenuto un sacchetto con 9 dosi di marijuana, confezionate in carta stagnola come quelle sequestrate in precedenza agli assuntori, nonché la somma di euro 235, anch’essa sequestrata quale provento dell’attività di spaccio.

Condotti negli uffici del Commissariato, tutti venivano arrestati per detenzione ai fini di spaccio in concorso e su disposizione del pm di turno, i tre maggiorenni venivano sottoposti agli arresti domiciliari, mentre il minore su disposizione del pm di turno della Procura dei Minori, veniva collocato nella Comunità di prima Accoglienza di via Franchetti.

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