Cronaca

L’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina ha disposto la traslazione della reliquia del Velo di S. Agata nella chiesa parrocchiale “S. Maria” in Marsan di Marostica, in risposta alla richiesta formulata dal parroco don Guido Ottorino Randon e controfirmata dal vescovo della diocesi di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol.

La preziosa reliquia, accompagnata dal parroco – procuratore della cattedrale, mons. Barbaro Scionti, e dal maestro del fercolo sig. Claudio Consoli, sarà traslata mercoledì 19 aprile e rientrerà a Catania una settimana dopo la festa di S. Agata a Marsan.

Marostica

Il ricco programma delle celebrazioni previste durante la permanenza a Marostica prevede, tra l’altro, la mattina di giovedì 20 l’incontro con gli scolari e gli studenti di Marostica capoluogo e la sera la concelebrazione eucaristica con i sacerdoti del vicariato presieduta da mons. Scionti. Venerdì 21, ancora visite degli scolari di Marsana e della scuola paritaria “San Giuseppe” di Bassano del Grappa. Sabato 22, incontro con l’UNITALSI, messa con l’Unzione degli infermi e degli ammalati. Domenica in albis, ottava di Pasqua e festa della Divina Misericordia, nelle celebrazioni eucaristiche benedizione col Velo; nel pomeriggio l’Associazione oncologica “MAI SOLI” del territorio incontra la protettrice S. Agata. Lunedì 24, alle 17 processione presieduta dal vescovo di Vicenza con il Velo dalla chiesa parrocchiale sino alla chiesetta sussidiaria votiva intitolata alla protomartire catanese. Alle 18.30 s. messa vespertina presieduta dal vescovo. Martedì 25 aprile, festa di San Marco evangelista nell’antica ricorrenza delle Rogazioni o Litanie Maggiori, alle 8 venerazione e bacio della reliquia; alle 10 alzabandiera in memoria del Caduti del Gruppo Alpini di Marsan; alle 10.30 s. messa cantata e animata dal coro parrocchiale; la venerazione e il bacio della reliquia proseguiranno sino alle ore 19. Da sabato 22 a domenica 30 aprile nella vecchia chiesa parrocchiale in via Nonis sarà allestita una mostra curata dia ragazzi della scuola media “Dalle Laste” di Marostica sul tema delle persecuzioni, del martirio dei cristiani e di S. Agata.

Marostica

La prossima festa agatina di Marostica si terrà nel 4° anniversario della consegna di una piccola reliquia della nostra Patrona alla parrocchia di Marsan, anche allora portata devotamente nella chiesetta votiva agreste di S. Agata da mons. Scionti con il mastro della vara sig. Claudio Baturi, in occasione della festa alpina di S. Agata del 25 aprile, in felice coincidenza con la festa liturgica di San Marco Evangelista e con la festa civile nazionale della Liberazione della Patria, promosse localmente dal Gruppo Alpini intitolato a Bortolo Giovanni Pigato, l’artigliere alpino di Belluno disperso sul Don all’età di 27 anni.

Il Gruppo, fondato il 19 settembre 1948, partecipò alla prima adunata nazionale durante la quale sfilarono sullo storico ponte di Bassano del Grappa 60 mila penne nere alle quali il servo di Dio Alcide De Gasperi, presidente del Consiglio dei Ministri, tenne un memorabile discorso patriottico. La prima testimonianza di impegno civile degli <alpini agatini> risale al 1968, con il restauro della chiesetta campestre di Sant’Agata: il 25 aprile dell’anno dopo fu celebrato l’anniversario della Liberazione con la riapertura della chiesetta diventata tempio votivo dedicato alla memoria dei Caduti di tutte le guerre “pegno sui colli ameni di cristiana pietà e richiamo di pace” come si legge nella lapide collocata all’esterno dell’abside. Da quell’anno, ogni 25 aprile sul Colle Sant’Agata c’è una grande festa per ricordare i martiri della libertà, i tanti caduti vittime degli orrori delle guerre: fanciulli e ragazzi diventano artisti in erba con il partecipare, dal 1977, al concorso grafico-pittorico e gli amici del Comitato Sant’Agata offrono a tutti i compaesani momenti di gioia e di allegria.

   Gli alpini si sono adoperati anche per la costruzione del monumento ai Caduti della Patria. Il Gruppo Agatino collabora attivamente con la Protezione Civile per iniziative di soccorso a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali e verso coloro che hanno bisogno. Annualmente si rinnova l’incontro presso l’Opera della Provvidenza “Sant’Antonio” di Sarmeola di Rubano (Padova). Gli alpini hanno donato una campagna, benedetta dal vescovo vicentino, segno di particolare appartenenza alla chiesetta intitolata a S. Agata, patrona dei fonditori di campane. Alla campana è stato dato il nome di Santa Maria della Neve, titolo ben presente anche sull’Etna e felicemente coniugato con la fervida devozione alla nostra comune ed amata patrona S. Agata.

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