SpettacoloTeatro

Aquiloni” è il titolo dello spettacolo, con la regia di Nicola Alberto Orofino,  che andrà in scena venerdì 14 e sabato 15 Aprile, al Teatro Coppola di Catania (ingresso con sottoscrizione volontaria ed inizio degli spettacoli ore 21:00). I protagonisti della rappresentazione – drammaturgia della compagnia – saranno gli attori Francesco Bernava ed Alice Sgroi, portati in scena grazie al lavoro di Giada Caponetti (assistente alla regia), Arsinoe Delacroix (scenografa), Laura Lucia Lazzaro (costumista), Giuseppe Pomidoro (scenografo costruttore), Luca Giannone (addetto luci), Gianluigi Primaverile (fotografo di scena) e Roberta Incatasciato (suo è il progetto grafico). La produzione dello spettacolo si deve ad una collaborazione realizzata tra MezzARIA e SenzaMisuraTeatro.

Francesco Bernava ed Alice Sgroi sono gli attori che vestono i panni dei due protagonisti di questa storia: due personaggi antitetici e due diversi “tipi umani”, incarnanti effettivamente alcune delle caratteristiche e dei ruoli societari che spesso siamo abituati a riconoscere nella nostra comunità umana.

Note di regia

“Aquiloni” racconta l’incontro di due anime eccezionali. Si chiamano Salvatore detto Salvo e Maria detta Maddy. Un uomo e una donna, non come tanti. Salvatore detto Salvo è un nullafacente, figlio di una suora, vive in un convento. E’ fortunato, trova banconote e monete ogni giorno per strada, e per questo non ha bisogno di lavorare. Maria detta Maddy è una prostituta, ama la musica, ha una figlia che si chiama Angela, le storie dei suoi clienti sono la sua vita. Un uomo e una donna distanti… ma solo in apparenza, distanti solo se si collocano all’interno di disinvolti schemi tradizionali. Due anime che si dipanano in una storia (incontro) impregnata di riferimenti letterari e spirituali, musicali e religiosi. Echi che sono inevitabili quando l’incontro è memorabile. Marinella, Violetta e Alfredo, Maddalena e Gesù, Rose e Jack riaffiorano nella memoria di Salvo e Maddy con l’errata consapevolezza dell’estraneità… Aquiloni è contemporaneamente una storia antichissima e nuovissima, religiosa e carnale, di terra e di aria, di acqua e di vino, di freddo intenso e di caldo afoso, di vodka e coca cola… Aquiloni è la storia di un incontro tra un uomo e una donna che nascondono un segreto più potente della vita e della morte, più emozionante dell’amore, più doloroso di un parto… Salvatore detto Salvo e Maria detta Maddy sono due anime leggerissime, eppure rimangono più pesanti dell’aria, ambiscono al cielo ma rimangono legati alla terra, per volare hanno bisogno di sfruttare la forza dolorosa del distacco… Salvatore detto Salvo e Maria detta Maddy vagano su questa terra come due aquiloni… che leggerissimi rimangono più pesanti dell’aria, ambiscono al cielo, ma sono legati alla terra attraverso un filo, volano, ma solo sfruttando la forza generata dal vento…

“Aquiloni” racconta un incontro. Il teatro è luogo privilegiato dell’incontro e non tollera lo scontro sterile. E’ luogo di scambio anche duro, ma mai ambiguo. Il teatro è l’incontro tra anime che si riconoscono, che si distinguono, che praticano umiltà e rifiutano il pre-giudizio e l’arroganza. Il teatro è luogo della professionalità non formale ma concreta, vera, mostrata e praticata giorno dopo giorno in sala prove e in palcoscenico. Se così è, “Aquiloni” è un progetto molto teatrale, concepito, maneggiato, e accudito da anime molto teatrali. A questi esseri il mio sincero ringraziamento. Con buona pace di tutto il resto.

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