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“Nel settore dello sviluppo imprenditoriale etneo serve, il prima possibile, una regolamentazione seria e accettata da tutte le parti in causa. Andare avanti a tentativi ed a forza di “scontri” si rischia di perdere una formidabile occasione per Catania”. Queste le parole del presidente della Commissione al Patrimonio Salvatore Tomarchio a margine dell’incontro con Dario Pistorio, presidente Fipe Confcommercio provinciale e regionale.

“Vogliamo gettare le basi– prosegue Tomarchio- per un’intesa duratura che in questo periodo dell’anno vede Catania visitata da migliaia di turisti. Un dialogo che, dopo la Confcommercio, si focalizzerà con i rappresentanti della Confesercenti”. Alla conferenza dei servizi la possibilità di introdurre chiusure festive obbligatorie per i negozi e lo sviluppo del piano dei dehors. “La questione degli spazi esterni dei servizi pubblici– dichiara Ersilia Saverino, vice presidente della commissione al Patrimonio- è talmente complessa che deve svilupparsi di pari passo con il piano urbanistico cittadino. Il regolamento dei Dehors deve servire ad incentivare gli operatori del settore della somministrazione- è sempre Saverino a parlare- e non a creare ulteriori elementi di natura burocratica che vanno ad appesantire una realtà imprenditoriale già duramente provata dalla crisi attuale”.

Capitolo a parte spetta all’ipotesi delle dodici chiusure festive e domenicali obbligatorie durante l’anno: “Comprendiamo le ragioni della Confesercenti– dice il consigliere comunale Giuseppe Catalanoil settore commerciale catanese ha immediata urgenza di avere un minimo di regolamentazione compatibile con le priorità del contesto in cui si opera. La possibilità, da parte dei sindaci, di raddoppiare o annullare i giorni di chiusura, in base alle necessità del territorio, è un argomento che va discusso anche con l’assessore al Commercio Nuccio Lombardo”.

“Ragionare sull’offerta turistica di Catania, mettendo in evidenza le sue qualità e le sue caratteristiche, può essere un inizio per tutelare le piccole e medie realtà commerciali che oggi devono affrontare la forte concorrenza della grande distribuzione– fa eco il componente della commissione Francesco Saglimbenefinora è mancata una seria programmazione e per colmare questa lacuna è fondamentale la collaborare di tutti”.  

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