Cronaca

Bambini, anziani e disabili, tre categorie di persone che costituiscono nuove leve psico-socio-culturali da ascoltare e valorizzare come scuole educative del mondo contemporaneo in quanto ricche di virtù e di valori umani di indubbia rilevanza sociale e che, nello stesso tempo, condividono atteggiamenti positivi per poter “stare in cattedra” e stimolare i cittadini di una società sempre più “individualistica e distratta -seppur mascherata dalla finta socializzazione di facebook e whatsapp- alla ricerca e alla scoperta di valori genuini e diversi”.

Questo, in estrema sintesi, il messaggio di fondo contenuto nel nuovo libro di mons. Antonino Fallico, parroco-rettore emerito del santuario “Santa Maria di Ognina” e fondatore della Missione Chiesa-Mondo che hanno promosso un incontro culturale molto partecipato, moderato dall’avv. Ettore Denti, esponente di primo piano del Volontariato ospedaliero italiano, nella sala conferenze dell’Hotel Nettuno di Catania per presentare l’ultima opera del prof. Fallico dal titolo “Bambini, anziani e disabili in cattedra: tre nuove cattedre pedagogico-educative nella società contemporanea”, con una magistrale relazione del prof. Santo Di Nuovo, ordinario di Psicologia all’Università di Catania.

  L’attento uditorio ha molto apprezzato le precise puntualizzazioni del relatore sul concetto giuridico di “minori-bambini”, ossia persone minorenni non imputabili sino ai 14 anni e considerate dalla legge maggiorenni a 18 anni, sul significato delle qualifiche di disabilità e di improduttività attribuite soprattutto ai disabili adulti e agli anziani, fascia di persone “deboli”rispetto alla “normalità” in costante aumento numerico.

  Il prof. Di Nuovo ha precisato la rilevante novità del saggio di padre Fallico che “fa parlare” bambini, anziani e disabili dei loro bisogni individuali e personali superando il luogo comune di ragionare per categorie, senza tener conto che si tratta in ogni caso di persone nel pieno significato del termine anche se convenzionalmente sono etichettate “deboli”.

   Lo studioso si è soffermato, inoltre, sulla legislazione italiana (la migliore, la n.517, risale al 1977 ed introdusse il c.d. insegnante di sostegno), sull’attività dei gruppi sociali e religiosi che evita agli anziani di rimanere vittime della depressione, sulle iniziative di volontariato (come l’associazione “Dopo di noi”) che seguono a domicilio i parenti nella cura dei familiari e degli anziani infermi e invalidi. L’opera di mons. Fallico costituisce un esempio importante di come le tre “categorie” sociali oggetto di riflessione, spesso trascurate o “oggettivate”, possano costituire una fonte di “insegnamento e di educazione sociale e stimolo verso pensieri ed azioni positive, di cui la nostra società ha tanto bisogno”.

   A conclusione, sono intervenuti, tra gli altri, l’avv. Denti che ha ricordato l’esperienza del volontariato ogninese alla scuola psico-pedagogica di mons. Fallico nelle Case Famiglie e dell’apostolato dei servi di Dio Marcello ed Anna Maria Inguscio, lo stesso autore, che ha evidenziato il suo approdo alla psicologia a coronamento della lunga esperienza di docente in campo teologico, filosofico, storico e pastorale, il vicario generale dell’Arcidiocesi mons. Salvatore Genchi, che nel portare i saluti dell’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina ha sottolineato la sapienza dei bambini, la saggezza degli anziani, la testimonianza dei disabili, il parroco di S. Maria di Ognina, sac. Francesco Luvarà, che ha focalizzato il sostegno della Fraternità sacerdotale di Chiesa-Mondo all’ultima iniziativa culturale di mons. Fallico, il presidente dell’Associazione “Raddusani di Catania” dott. Franco Allegra. Un caloroso applauso hanno rivolto tutti i convenuti ai familiari ogninesi del compianto prof. Angelo Maiorana, illustre studioso, grande uomo di cultura ed amico di padre Fallico nonché indimenticabile maestro del fedele discepolo Santo Di Nuovo.

Antonino Blandini

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