Catania News

Il dramma dei migranti che a decine di migliaia attraversano il Mediterraneo per sfuggire a guerre, fame, persecuzioni, l’organizzazione dei soccorsi in mare, il sistema di protezione e accoglienza in Sicilia con particolare riguardo ai campi profughi, l’azione delle organizzazioni umanitarie. Sono stati questi i temi al centro della Migrant & Tacid Refugee Mission  2017 lanciata da giuristi e avvocati inglesi appartenenti alla SBL (Society of Black Lawyers) e alla AML (Association of Muslim Lawyers).
Una delegazione, composta di giudici Peter Herbert e Kukdip Phull e dai giuristi Hemma Iayaz, Adilah Azil e Yonathan Mascio, è stata ricevuta in Municipio dal sindaco Enzo Bianco e dal vicesindaco Marco Consoli.

L’incontro a Palazzo degli Elefanti

La collaborazione tra le due associazioni  che si occupano dei diritti dei migranti e il Comune di Catania risale al 2015 quando una delegazione, sempre guidata dal giudice Peter Herbert   incontrò Bianco che fu poi  relatore a Londra , nella House of Parliament, di un convegno al quale, oltre alla due assocazioni, parteciparono attivisti dei dirtti umani e parlamentari del Regno Unito.

Lo scopo della missione degli avvocati e giuristi inglesi è quello di influenzare i governi europei per fare di più per risolvere la crisi dei migranti. Sia Bianco che Consoli hanno parlato, tra l’altro, del problema dei trafficanti e dell’ alto numero di minori non accompagnati che approdano nelle coste del catanese.  Minori che a Catania, “città dell’accoglienza” , sono accolti e aiutati in percorsi dedicati. Nel corso dei colloqui si sono anche prospettate delle soluzioni che possano aiutare o almeno alleviare, se non a risolvere , i viaggi delle migliaia di disperati che cercano un futuro possibile.  La nuova visita ha permesso di avere degli aggiornamenti ulteriori dalla viva voce di chi vive il problema  dei salvataggi e degli arrivi sulle nostre coste in prima persona, a partire dalla Guardia Costiera. I risultati di questi incontri  saranno oggetto di una conferenza davanti alla Pan African Lawyers presso l’Unione Africana.nella città sud africana di Durban.

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