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Da Largo Abbeveratoio fino al rione Balatelle è un lungo percorso caratterizzato da tombini otturati e chiusini che non funzionano a dovere perchè non sono mai stati ripuliti. Cosa succederà a San Giovanni Galermo quando comincerà il periodo delle piogge torrenziali? Semplice, l’intera viabilità sarà in ginocchio e intere strade completamente impraticabili. Via Barriera, via Acquario, via Villa Flaminia e molte altre arterie ridotte quasi a canali veneziani dove automobilisti e centauri saranno costretti puntualmente ad effettuare manovre pericolose oppure invadere la carreggiata opposta per non restare bloccati nei “laghetti” ai bordi delle corsie. Scenari che vanno scongiurati assolutamente. Per queste ragioni Giuseppe Catalano, chiede urgentemente al Primo Cittadino di Catania, Enzo Bianco, di farsi promotore di una conferenza dei servizi per studiare tutte le soluzioni più efficaci per fare in modo che non si verifichino più allagamenti nelle nostre strade.

Tombini completamente otturati

“L’intero quartiere di San Giovanni Galermo, infatti, – ribadisce Catalanonon ha ancora un sistema per il deflusso delle acque piovane efficace. Abitanti e commercianti puntano il dito contro caditoie e chiusini letteralmente inservibili perché otturati dai detriti che si sono accumulati qui in anni e anni di totale assenza di manutenzioni costanti. La situazione va verificata immediatamente. Già da questa settimana servono sopralluoghi specifici, da parte di tecnici ed esperti del comune, per accertare la reale gravità del problema ed agire di conseguenza. Che fine hanno fatto i lavori per la realizzazione del collettore centrale? Dove sono gli operai che dovrebbero cominciare un’opera di vitale importanza per tutta Catania? In passato, a causa del cattivo funzionamento dei tombini, tante zone sono state letteralmente sommerse e bloccate dal traffico. Oggi ci sono le modalità e le tempistiche per fare in modo che simili scenari non si ripetano più, ma occorre agire subito”. 

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