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All’inizio del nuovo anno liturgico, il Museo Diocesano di Catania organizza nel tempo di Avvento del Signore al monumentale e suggestivo complesso archeologico delle <Terme Achilliane> di piazza Duomo, sotto il sagrato e il vestibolo della basilica Cattedrale “Sant’Agata vergine  e martire”, un impegnativo concerto di esaltante e raffinata musica classica affidandone l’impeccabile esecuzione all’Orchestra d’Archi Catanese, diretta con apprezzata perizia artistica professionale al noto violinista maestro Fabio Raciti, docente di violino al Liceo Musicale Statale “Giuseppina Turrisi Colonna”.

In due turni mattutini della domenica “Gaudete”, ormai prossima al Natale, tanti cittadini e turisti, appassionati di cultura musicale hanno potuto godere, nell’irreale silenzio degli antichi bagni romani cittadini, momenti di condivisione spirituale con i bravissimi orchestrali -Elena Bartolotta, Lino Bonomo, Claudio Grasso, Carmelo La Manna, Simone Molino, Erika Pappalardo, Elena Platania, Rachele Raspanti, Ivan Strano e Simone Testa- scelti e celebri brani di musica immortale dovute al genio di sommi compositori di fama mondiale come il tedesco Johann Sebastian Bach, uno dei più grandi musicisti nella storia universale della musica di tutti i tempi, con la suite in re maggiore; il tedesco Johann Pacheibel, organista barocco autore di numerose composizioni sacre e profane, con Canone in re maggiore per archi; il veneziano Antonio Vivaldi, il <prete rosso> insuperabile violinista del tardo barocco, per il concerto in Sol maggiore tratto dall'<Estro armonico>; il violinista barocco romagnolo Arcangelo Corelli con il concerto grosso scritto per la notte di Natale.

Nell’intervallo tra la prima e la seconda parte, il prof. Daniele Cavallaro ha spiegato ai presenti la  storia poco nota dell’importante monumento dei vasti ed ipogei antichi bagni pubblici di Catania, città romana.

Il concerto si è concluso con un doveroso omaggio alla prossima solennità liturgica del Santo Natale del Signore con l’esecuzione per gli incantati e numerosi spettatori dello struggente canto corale cattolico paraliturgico in latino franco-irlandese di anonimo del secolo XVIII “Adeste Fideles”, del famosissimo canto d’origine austriaca di primo Ottocento tradotto in ben 140 lingue “Stille Nacht”, reso con nuova creatività poetica in italiano col nome di “Astro del Ciel”.

Alla gioiosa conclusione del concerto natalizio non poteva mancare “Bianco Natale”, il canto americano più famoso al mondo col singolo discografo più venduto della storia, “Withe Cristmas”, Premio Oscar alla migliore canzone.

 Antonino Blandini

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