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Nei giorni scorsi, una persona ha sporto denuncia al Commissariato Borgo-Ognina e, ha riferito che ignoti avevano rubato dalla propria villa una scimmia. L’uomo alquanto amareggiato per l’accaduto, ha raccontato agli agenti  che, la scimmia era stata regalata al figlio affetto da problemi seri di salute, allo  scopo di aiutarlo ad affrontare  la malattia e la vita di tutti i giorni con leggerezza e allegria.

Infatti, questo simpatico animale, era riuscito in questo intento, instaurando con il bambino un forte legame  e  attraverso  la sua simpatia ed intelligenza, aveva apportato un  miglioramento comportamentale fisico, cognitivo  e psicosociale nel bambino. Quindi  si tratta  di una vera e propria  terapia a sé che, affianca una terapia tradizionale.

L’uomo,  tra l’altro,  ha fatto presente che tra l’animale ed il figlio di cinque anni,  si era instaurato un  forte legame di empatia e che la scomparsa improvvisa di questa figura positiva lo preoccupava particolarmente. Inoltre l’uomo ha puntualizzato che l’animale ha vissuto liberamente all’interno di un habitat idoneo e compatibile con la propria natura.

A seguito di attività info-investigativa, personale del Commissariato Borgo-Ognina è venuto a conoscenza che un noto pregiudicato, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, deteneva una Scimmia nella propria abitazione in zona San Cristoforo.

La scimmia ritrovata

A seguito di un mirato sopralluogo nell’abitazione, all’interno dell’atrio condominiale, effettivamente è stata rinvenuta una scimmia avente le medesime caratteristiche di quella oggetto di furto. Fatto di rilievo è che la scimmia è stata trovata legata ad una corda di circa 3 metri che le limitava gravemente i movimenti naturali, molto agitata e in palese stato di sofferenza, senza acqua e cibo e, di fatto, detenuta in condizioni incompatibili con la natura e la sua stessa etologia a tal punto da potergli creare gravi sofferenza: infatti, l’unico spazio consentitogli erano pochi metri quadri dove poteva saltare da un tavolo ad un cesto dei rifiuti e, infine, in  una piccola grata; inoltre, l’animale era detenuto in modo “spettacolare” quale momento di attrazione per i condomini tra cui bambini e altri pregiudicati, tra cui un soggetto sottoposto agli arresti domiciliari.

Alla luce dei fatti esposti, assieme al Corpo Forestale Nucleo Operativo Regionale, si è proceduto alle dovute verifiche e, a seguire, l’animale è stato anche riconosciuto come suo dal denunciante/proprietario al quale è stata affidata in giudiziale custodia in attesa di ulteriori riscontri sull’effettiva provenienza.

I detentori della scimmia, B.M. e S.A., sono stati indagati in stato di libertà ai sensi dell’art. 727 c.p. che punisce, tra l’altro, chi detiene gli animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze. Al sorvegliato speciale, tale B.M., oltre all’art. 727 c.p., è stato contestato il reato di ricettazione.

Attualmente la scimmietta è stata affidata giudizialmente alla famiglia del bambino, che ha adottato tutte le misure precauzionali per rendere  l’habitat  dell’animale ancora più confortevole di prima.

E’ superfluo raccontare la gioia del piccolo alla vista dell’amico ritrovato ed il sollievo dei genitori  preoccupati per le ripercussioni che questa mancanza, avrebbe potuto causare sullo stato di salute del bambino.

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