Catania News

Nel piano di manutenzione straordinaria avviato dall’amministrazione comunale, che si prefigge di rimettere in sicurezza strade e piazze di Catania, vanno assolutamente inserite due delle più importanti arterie della zona nord della città attraversate ogni giorno da migliaia di pendolari e teatro troppo volte di incidenti stradali. Sto parlando di via Due Obelischi e del viale Doria. Strade caratterizzate da passaggi pedonali assolutamente da rivedere con persone investite dal pirata della strada di turno nel tentativo di passare, anche sulle linee zebrate, da una parte all’altra della carreggiata.

Via Due Obelischi con i pedoni che attraversano la strada

Da anni Vincenzo Parisi, presidente della commissione al Bilancio, chiede con forza a Palazzo degli Elefanti di smontare uno dei due ponti pedonali di via Due Obelischi e di istallarlo sul viale Doria a pochi passi dall’ingresso della Cittadella Universitaria. Parliamo di opere in ferro realizzate oltre dieci anni fa e che oggi, in queste condizioni e senza nemmeno l’ascensore per i disabili, sono assolutamente inutili. In via Due Obelischi, infatti, la gente preferisce attraversare la strada, tra muretti inutili e strisce pedonali semicancellate, perchè le scale per usare i ponti sono troppo faticose. Il risultato è che questi due impianti servono soltanto per attaccarci i messaggi d’amore su lenzuola bianche oppure per scattare foto panoramiche del quartiere.

“Ecco perché la mia proposta – ribadisce Vincenzo Parisi – di installare una delle due strutture sulla circonvallazione oppure in via Vincenzo Giuffrida. Punti altamente pericolosi dove i pedoni quotidianamente rischiano di essere investiti e in qualche caso, come lo scorso luglio sul viale Doria, ci scappa pure la tragedia. Oltre a questo, naturalmente, occorre un presidio giornaliero della Polizia municipale soprattutto nelle ore di punta. Un potenziamento dei controlli come un ulteriore tassello verso quel lavoro dettagliato per garantire una circolazione sicura di auto, scooter, furgoni e camion che ogni giorno provengono dai paesi dell’hinterland catanese”.

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