Cronaca

   Il riconoscimento di tanti e significativi passi avanti verso l’unità dei cristiani è stato il bilancio dell’incontro ecumenico dei rappresentanti delle varie e numerose comunità cristiane operanti a Catania, riuniti nel salone della galleria dei vescovi del palazzo arcivescovile per la presentazione ufficiale -coordinata con appropriati riferimenti ai documenti conciliari sull’Ecumenismo dal direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, il sacerdote giornalista padre Giuseppe Longo- della Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani 2018, del V centenario della Riforma Luterana e dei 40 anni di Cammino ecumenico a Catania grazie al Consiglio ecumenico delle Chiese.

   Sono intervenuti l’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina, il pastore della Chiesa Luterana di Sicilia Andreas Latz, il pastore emerito della Chiesa Battista di via Capuana, Salvatore Rapisarda e il delegato arcivescovile per l’Ecumenismo e il Dialogo, can. Nunzio Capizzi. Il metropolita ha spiegato il tema della Settimana ecumenica “Potente è la tua mano, Signore”, il “Cantico pasquale del mare” intonato da Mosè e Miriam, tratto dal capitolo 15 dell’Esodo che narra gli eventi che hanno portato alla redenzione del popolo di Dio dalla schiavitù, nonché il testo del sussidio predisposto dalle Chiese dei Caraibi.

   Mons. Gristina ha ricordato con gioia i tre anni di servizio diplomatico da lui svolto a Trinidad, presso la Nunziatura apostolica nelle Antille sul Mar dei Caraibi: un mosaico ricco di diverse tradizioni etniche, linguistiche e religiose che presenta una varietà di sistemi governativi e costituzionali che vanno dalla dipendenza coloniale (inglese, olandese, francese e americana) alle repubbliche nazionali. La colletta ecumenica di solidarietà andrà a sostegno delle minoranze religiose cristiane ed indù, per spezzare le catene invisibili di oltre due milioni di poveri, Cristiani e Indù, “schiavi di lavoro disumano per debito”, in Pakistan.

   Il pastore luterano di nazionalità tedesca, nel richiamare la locuzione latina luterana “Ecclesia semper reformanda est” -una delle affermazioni fondamentali della Riforma Protestante- ha tracciato un primo bilancio positivo dei numerosi incontri svoltisi in Sicilia per ricordare i 500 anni dell’inizio della Riforma promossa da Martin Lutero, in sintonia con le altre comunità evangeliche operanti nelle Chiese riformate dell’Isola. Latz ha evidenziato l’importanza di 50 anni di colloquio cattolico-luterano incrementato da Papa Francesco, sulla scia epocale del Concilio Ecumenico Vaticano II.

   Il pastore Rapisarda, che ha parlato al posto del prof. Capizzi, ha compiuto un rapido excursus delle tappe del cammino ecumenico a Catania, di cui è stato uno dei pionieri assieme al parroco di Santa Maria di Monserrato, mons. Alfio Barbagallo, dall’inizio presso la Chiesa Valdese fino agli incontri interconfessionali, sempre più allargati, basati non solo sullo studio e la traduzione della Sacra Scrittura ma anche sulla preghiera d’intercessione al Signore Gesù Cristo, mirante all’unione, alla comunione e alla pace.

  Padre Longo ha precisato che quest’anno si conclude il 2° piano triennale con particolare attenzione ai problemi sociali, come la giustizia e la pace, con il tema “La misericordia” e che il prossimo appuntamento ecumenico sarà liturgico. La sera di venerdì 19, infatti, nel cuore dell’Ottavario per l’Unità dei cristiani, nella basilica pontificia Cattedrale si terrà  una celebrazione ecumenica della Parola di Dio, caratterizzata dalla conclusione del 500° anniversario della Riforma Luterana e dal ringraziamento per i 40 anni di Cammino Ecumenico a Catania e alla quale interverranno i responsabili delle Chiese Cattolica, Ortodossa Rumena, Ortodossa Patriarcato di Costantinopoli, Ortodossa Patriarcato di Mosca, Copta Egiziana, Anglicana, Avventista, Battista via Capuana, Esercito della Salvezza, Luterana, Valdese, Battista viale Castagnola, nonché del Movimento dei Focolari, della Comunità S. Egidio, della Famiglia Salesiana, del Movimento “Pax Christi”, dei delegati della diocesi di Catania e per le Chiese d’Oriente, di un rappresentante del Seminario Arcivescovile.

Antonino Blandini

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