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E’ andato in scena per ben sette sere (dal 18 al 21 e dal 25 al 27 aprile) al Teatro Brancati di Catania, all’interno della stagione di prosa 2023/2024, lo stuzzicante spettacolo “Maurizio IV” del brillante drammaturgo Edoardo Erba, diretto da Federico Magnano San Lio, con l’applaudita e collaudata coppia Emanuele Puglia e Cosimo Coltraro, prodotto dal Teatro della Città – Centro di produzione e Maga Emastema.

L’intrigante e sfaccettato testo prende spunto dai due capolavori pirandelliani “Enrico IV” e “Il gioco delle parti”, lavori che però vengono completamente trasformati e ironizzati, creando così una sorta di pièce metateatrale in due atti di circa novanta minuti, in grado di suscitare interesse, sorpresa e curiosità negli spettatori.

Nella foto Puglia e Coltraro in scena – Foto Dino Stornello

Appena si apre il sipario in scena c’è Maurizio (un irreprensibile Emanuele Puglia), regista bizzarro, egocentrico, saccente ed egoista che sta rivedendo il copione de “Il gioco delle parti” di Luigi Pirandello ed è in attesa degli attori e di tutto lo staff.  Subito dopo arriva il tecnico delle luci, un siciliano di nome Carmine (il pigro e divertente Cosimo Coltraro) che però non conosce lo spettacolo. Il regista quindi si vede costretto a spiegargli la trama e poi, con arroganza e superiorità, ordina a Carmine di prendere la scala e di montare le luci, ma quest’ultimo sembra terrorizzato ogni volta che si appresta a salire sulla scala, tanto da interrompere il regista per evitare di svolgere il suo compito, fino a quando gli confessa di soffrire di vertigini. A questo punto il tecnico, pigro e chiacchierone,  propone a Maurizio delle idee innovative ed all’improvviso cambiano i rapporti ed i toni tra i due,  si assiste a un invertirsi di ruoli: Maurizio inizia ad occuparsi delle luci e Carmine diventa il regista de “Il gioco delle parti Pulp”, ambientato addirittura in un parcheggio di periferia dove si fanno scambi di coppie. Quando la vicenda pare avviarsi alla conclusione i due personaggi si smascherano: Maurizio è in realtà uno psicotico che crede di essere un regista ed i parenti, gli amici, per non farlo deprimere assecondano questa follia affittandogli un teatro per allestimenti che non andranno mai in scena. Anche Carmine non è un tecnico delle luci, lavora al mercato rionale ed è mandato dagli amici di Maurizio. Come nell’Enrico IV di Pirandello da anni Maurizio ha scoperto la situazione e rimane dentro l’inganno per mantenere il suo spazio protetto. Ma il confronto finale con Carmine lo metterà definitivamente con le spalle al muro e si arriverà ad un inaspettato e tragico finale.

Sulla scena con pochi elementi (un divano, un tavolo e due sedie, una scala), autentici mattatori, con la loro tecnica, bravura e professionalità, Emanuele Puglia e Cosimo Coltraro, collaudata ed acclamata coppia di talentuosi attori che divertono, coinvolgono ed alla fine sorprendono il pubblico in sala.

Impeccabile la regia di Federico Magnano San Lio che si avvale anche dei singolari giochi di luci e di suoni a cura di Marco Genovese che fissano per qualche istante le fasi più incisive dello spettacolo, divertente ed intrigante il siparietto musicale dei due interpreti che cantano e ballano il noto brano di Annalisa “Mon amour”. Appropriate la scena ed i costumi di Jacopo Manni. L’aiuto regia è di Gabriella Caltabiano. Testo davvero divertente ed intelligente e spettacolo che riscuote i meritati e convinti applausi degli spettatori presenti.

Scheda

MAURIZIO IV

di Edoardo Erba

con Cosimo Coltraro ed Emanuele Puglia

Regia Federico Magnano San Lio

Scene e costumi Jacopo Manni

Effetti sonori  Marco Genovese

Produzione Teatro della Città – “Maga Emàstema”

Teatro Brancati – Catania 18-21 aprile/25-27 aprile 2024

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