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Nella serata di ieri personale della Squadra Volante ha arrestato il pregiudicato per reati contro il patrimonio Andrea Giovanni Costa, classe 1988, responsabile del reato di furto aggravato.

Gli operatori, all’intersezione tra via Grassi e via Gaifami, hanno notato un giovane a bordo di un Honda SH nero che spingeva con il piede un ciclomotore Yamaha grigio, condotto dall’arrestato. Alla vista della Volante, i due malfattori hanno tentato di fuggire e, mentre il soggetto sul motociclo è riuscito a dileguarsi approfittando dell’intenso traffico veicolare, l’altro individuo ha abbandonato il mezzo per fuggire appiedato, ma dopo un breve inseguimento, è stato raggiunto e bloccato.

Il motociclo Yamaha, che presentava il bloccasterzo forzato e il cilindretto di accensione manomesso, è stato restituito al legittimo proprietario che ha formalizzato la denuncia di furto negli Uffici della Questura. Il Costa, messo di fronte alle proprie responsabilità, ha ammesso di aver rubato pochi attimi prima il mezzo, asportandolo da un condominio ubicato nei pressi del luogo dove era stato intercettato dalla volante.

Su disposizione del P.M. di turno, l’arrestato è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

Ancora nella giornata di ieri, agenti della Squadra Volante, unitamente a personale della Polizia Provinciale- Squadra di P.G., hanno denunciato in stato di irreperibilità per il reato di ricettazione P.P., classe ’81, pregiudicato.

In particolare, la Volante, transitando per la via Fossa della Creta, è stata contattata da personale della Polizia Provinciale che ha riferito di essere alla ricerca di un furgone rubato, unitamente ad altra merce, il 17 gennaio scorso alla ditta “DB Schenker” e che, grazie al sistema di localizzazione a loro in uso, era stato individuato in via Zaccà.

Pertanto, gli equipaggi si sono recati nell’indirizzo indicato dal sistema e, poiché il controllo su strada ha dato esito negativo, hanno proceduto a estendere il controllo ai garage ivi ubicati. Attraverso una piccola finestra posta nella parte superiore della porta di uno dei garage, è stato individuato il furgone rubato; quindi è stato contattato il proprietario dell’immobile, che ha riferito di averlo dato in affitto da alcuni mesi a un altro soggetto di cui ha fornito i dati identificativi.

Una volta entrati nel garage, gli operatori hanno rinvenuto non solo il furgone rubato, ma anche numerosi colli contenenti borse da donna, riconducibili al furto avvenuto in data 17/01/2018, per il quale era stata già formalizzata la relativa denuncia.

Inoltre, all’interno del garage sono stati ritrovati una centralina per autovettura, materiale di termoidraulica rubato, nonché uno jammer (un disturbatore di frequenze in grado di inibire l’utilizzo di microspie GSM e non, microfoni, microcamere, telefoni, VoIP, sistemi GPS, sistemi di allarme e di video sorveglianza), corredato di antenne e cavi. Nonostante la legge consenta l’utilizzo di tale strumento solo alle forze di polizia, viene spesso usato per scopi illeciti al fine di commettere furti e altri reati contro il patrimonio.

A seguito di ciò, dopo aver restituito il furgone e la merce rubata ai legittimi proprietari e sequestrato lo jammer, gli operatori hanno tentato invano di rintracciare P.P. (nella cui disponibilità era il garage) e pertanto lo hanno denunciato in stato di irreperibilità.

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