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Volete trascorrere una serata all’insegna dell’allegria e del buon teatro? Recateevi allora – avete tempo sino al 25 Febbraio – al Teatro Brancati di Catania, nell’ambito dell’odierna stagione di prosa, ad assistere alla brillante commedia in due atti, “Signori… Chi è di scena!” scritta ed interpretata da quell’autentico mattatore che è Pippo Pattavina.

Nino Lombardo e Pippo Pattavina in scena (Ph. Dino Stornello)

Prodotto dal Teatro della Città di Orazio Torrisi, lo spettacolo si avvale della preziosa presenza come spalla del bravo Santo Pennisi, delle gradevoli musiche del maestro Nino Lombardo oltre che delle scene e costumi di Giuseppe Andolfo. Pippo Pattavina in pratica interpreta se stesso, ovvero un attore che nel suo camerino, nell’attesa del fatidico “Signori, chi è di scena” da parte del direttore, riflette, improvvisa, diverte, commuove recita, improvvisa, diverte, canta, sciorinando una serie di numeri che non fanno altro che evidenziare le già note ed acclamate doti di bravo interprete sulle scene e di cantante, riprendendo anche alcuni brani che eseguiva quando, ad inizio carriera, lavorava nei locali notturni

Nei due atti, in una mix di prosa, musica e canzoni, per più di due ore, il pubblico assiste ad un vero e proprio one man show, in cui Pippo Pattavina da un saggio della sua arte, recitando, intrattenendo, danzando e cantando, passando da Leopardi a Martoglio, all’opera lirica e riproponendo vecchi numeri di avanspettacolo, canzoni d’epoca, dialogando con il pubblico della prima fila, nei panni magari del catanese “mastro d’ascia” (falegname) Salvatore Rapicavoli, appassionato di lirica o riesumando personaggi come il petroliniano “Gastone”, lo sketch dei fratelli De Rege “Vieni avanti cretino” o quello dei venditori di penne stilografiche porno, tratto da “Opera buffa” di Pippo Fava, con la collaborazione di Santo Pennisi.

Pattavina tra un ricordo, una riflessione, un brano teatrale ed una canzone  si sofferma anche su aspetti tipici dei nostri giorni come l’avvento dei telefonini, dei social, l’abbigliamento e le abitudini dei figli, il sesso e le feste in casa dei figli.

Santo Pennisi e Pippo Pattavina (Ph. Dino Stornello)

Risate per il pubblico anche con la scenetta  del viaggiatore Scarciofalo che mette in crisi un bigliettaio delle Ferrovie oppure commozione con il brano del figlio innamorato che confessa il suo sentimento verso una ragazza alla madre o con il racconto martogliano del popolano calatosi in un pozzo per recuperare il corpo di una giovane suicida.

Lo spettacolo, più scorrevole nella prima parte e più corposo nella seconda (magari un po’ da sfoltire), regala al divertito spettatore un Pippo Pattavina sempre in forma, autentico mattatore, tra uno specchio, un divano, dei bauli, dei vestiti di scena ed abile nel presentare parte del suo vasto repertorio di oltre 40 anni, proiettando lo spettatore nel magico mondo del teatro.

Una pièce davvero apprezzata ed applaudita dove Pattavina offre un’autentica prova d’attore, esaltando ora la corda divertente ora quella drammatica ed il pubblico, mentre il direttore grida “Signori, chi è di scena”, gli rivolge soddisfatto i meritati applausi. Sono previste repliche sino al 25 Febbraio.

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