Cronaca

“Come si fa a parlare in Sicilia di politiche attive per il lavoro in Sicilia tenendo a casa da oltre due anni i 1300 “orientatori” a disposizione della Regione? Se si sceglie di non utilizzare la competenza e la professionalità di chi deve accompagnare nel mercato del lavoro i non occupati e i cassintegrati, come possiamo poi lamentarci del numero drammatico di disoccupati nell’isola? Chiediamo al presidente Musumeci di essere coerente con quanto sosteneva appena sei mesi fa dai banchi dell’opposizione: restituire dignità e funzioni a questi 1300 “sportellisti” non serve solo a tutelare la loro occupazione ma soprattutto a garantire un servizio essenziale per coloro che in Sicilia cercano invano un lavoro”.

Lo ha affermato Claudio Fava de “I cento passi”, che sull’argomento ha presentato una interpellanza al Presidente della Regione.Nell’atto parlamentare, Fava chiede fra l’altro a Musumeci “quali  siano  i  motivi che impediscono la collocazione  lavorativa, presso   gli   organismi  in  house  providing già individuati per il Piano regionale dei servizi formativi, degli aventi diritto iscritti nell’elenco  unico  ad  esaurimento  dei  lavoratori provenienti dai servizi formativi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post