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Catania, l’arte ed il mondo della scultura sono adesso più poveri. Ieri nella sua casa di Catania è morto infatti lo scultore Pippo Failla, nato nella città etnea nel 1933, artista surreale, ironico, disegnatore dissacratore dal tratto deciso ed elegante, arguto e delicato poeta dialettale. Maestro d’Arte, per anni Ordinario di Laboratorio all’Accademia di Belle Arti di Zurigo, tra le sue opere più importanti da ricordare le porte bronzee della Chiesa di Monserrato, le porte della Chiesa di S.M. di Gesù a Caltagirone, l’altare maggiore della Cattedrale di Enna in rame sbalzato ed argentato. Alcuni suoi lavori si trovano esposti al Museo d’arte moderna del Vaticano e al Museo di Abu Dhabi nel Golfo Persico.

Le opere del maestro Failla nella sua Bottega

Lo scorso Novembre del 2017 il nostro direttore Maurizio Sesto Giordano lo aveva intervistato, nella sua Bottega di via San Pietro, a Catania e avevamo poi pubblicato sul nostro giornale una accurata intervista.

Lo vogliamo ricordare con le sue parole: “Povero e rude è il mio vestito è vero, callose ho le mani e il viso nero, ma chi felice  al mondo è più di me, che della mia fucina sono il Re. Ferro forgiato con le mani, dimmi qualcosa, non tacere, dimmi che m’ami amore mio, dimmi che stai con me potente e vivo”.

Con il maestro Pippo Failla scompare uno tra i maggiori esponenti della scultura catanese, uomo semplice, fiero ed umile – caratteristica dei grandi – dallo sguardo e dalle parole che comunicavano idee, creazioni e soprattutto emozioni. Alla famiglia, al fratello Carmelo, vanno le più sentite condoglianze del direttore e di tutta la nostra Redazione.

I funerali del maestro Pippo Failla si svolgeranno domani, 29 Agosto, alle ore 10,00, nella chiesta di S. Pietro e Paolo (via Siena, 1).

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