Cronaca

Un importante intervento di bonifica è stato eseguito in prossimità della Riserva naturale integrale “Complesso speleologico Villasmundo – S. Alfio” gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università degli Studi di Catania diretto da Giovanni Signorello.

Un’operazione, nata dalla consueta sinergia tra il Comune di Melilli e il Cutgana, che ha consentito la rimozione di coperture in fibrocemento eternit.

La bonifica straordinaria, coordinata dal comandante della Polizia municipale, Claudio Cava, è stata eseguita dalla società Ionica Ambiente di Floridia, su disposizione del sindaco del Comune di Melilli, Giuseppe Carta.

Soddisfatta per l’intervento la direttrice della riserva naturale “Villasmundo-S.Alfio”, Elena Amore, la quale ha evidenziato “l’importanza dell’iniziativa finalizzata alla salvaguardia della Riserva e della salute dei suoi fruitori” e che “il personale del Cutgana continuerà a vigilare sul territorio della riserva e nelle aree adiacenti segnalando tutti i reati contro l’ambiente”.

È indirizzo di questa amministrazione – spiega il sindaco di Melilli, Carta – proseguire nelle azioni finalizzate alla tutela della salute dei cittadini di Melilli e del nostro patrimonio naturale”. Il comandante della Polizia municipale, Claudio Cava, ha evidenziato che “è necessario prevenire l’abbandono indiscriminato di rifiuti speciali e non, per evitare la creazione di micro-discariche abusive e che saranno ubicate foto-trappole allo scopo di scoraggiare e punire coloro che abbandonano rifiuti. Le attività di videosorveglianza, già avviate in punti strategici delle Zone Speciali di Conservazione Grotta Palombara e Cozzo Ogliastri, in cui ricadono le riserve naturali integrali Grotta Palombara e Complesso speleologico Villasmundo – S. Alfio, saranno ulteriormente implementate per scoraggiare lo smaltimento incontrollato nelle aree protette ricadenti nel territorio di Melilli.”

Anche Fabio Branca, direttore della Riserva naturale integrale “Grotta Palombara” di Melilli, gestita dal Cutgana, che ha sottolineato come “lo smaltimento incontrollato di rifiuti nei pressi delle aree protette favorisca l’innesco di roghi dolosi causa della perdita del patrimonio naturale tutelato”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post