SpettacoloTeatro

Dopo il successo dell’11 Agosto dello scorso anno al Castello Ursino di Catania, tornano al “Canovaccio” di Catania il 24 ed il 25 Maggio, ore 21.00, i “Nevica fuoco” con “Le Anime del Nespolo” di Antonella Sturiale e Francesco Russo. Musiche originali di Alessandro Cavalieri, voce di Agata Raineri. La compagnia è composta da Saro Pizzuto (il guardiano), Agata Raineri (Agatha), Iolanda Fichera (la visitatrice), Maria Rita Leotta (la cugina Anna), Marco Arena (Alessi), Francesco Russo (Bastianazzo e Padron ‘Ntoni), Marisa Giannino (Maruzza La Longa), Alex Caramma (‘Ntoni), Domenico Fiore (Luca), Chiara Viscuso (Mena), Valeria Treccarichi (Lia).

Locandina

Note di regia

“Molte parole sono state scritte su “I Malavoglia”, il romanzo più celebre di Giovanni Verga, numerose le splendide versioni teatrali, altre trasposizioni cinematografiche tra le quali “La terra trema” di Luchino Visconti. L’associazione “I Nevica Fuoco” dà voce ad un inedito lavoro sulla celebre famiglia dei Toscano con tono assolutamente dissimile dai luoghi comuni a dalle rappresentazioni iconografiche. Nonostante il toccare certi classici potrebbe sembrare un rischio, tuttavia narrare gli episodi di chi, dovrebbe avere l’obbligo e il dovere, nonché l’onere di conservare il patrimonio storico di questi personaggi, riconferma tra le righe la storia dei Malavoglia, diventando atto di teatro, e soprattutto conservazione d’un patrimonio storico studiato in ogni scuola italiana che si rispetti. Teatro di narrazione dunque, dove chi ha letto, chi sa, gode, possiede l’occasione per convincere chi ignora la vicenda, che si è svolta proprio lì in quelle strade, tra quella mura egli, questa gente (non tutta certo) vive nell’incapacità di sentire, considerando ogni forma, quella forma di poesia e di quel romanzo, un’accozzaglia di semplicissimi fatti di cronaca. Si narra del mare ma anche della bellezza celata negli occhi di chi, non avvezzo all’inesatta geometria dell’incostante panorama Siciliano, non sa in quale sorta di paradiso viva, si dimostra meravigliato, lontano da grattacieli e cemento e, citando Vladimir Di Prima, nel “Beneamino in paradiso”: “il fatto è che nessuno ci fa proprio caso, ma se sapessero di poter perdere tutto questo, non sprecherebbero un solo giorno a crogiolarsi in affanni, inutili e demenziali. Chi nasce qui ha la consistenza d’una radice irricevibile, e per quanto siano in molti a cercare fortuna altrove a sfregiarla come terra maledetta, dentro di loro anche nella morte, rimarrà sempre qualcosa li terrà legati a questo mare a questa geometria irregolare, a quel tremito sordo e costante del suolo che affligge il paesaggio come un mantello di lutto, affrancarsi dunque non serve a niente, è solo l’ultima illusione concessa per sopravvivere.” .

La penna di Antonella Sturiale ha stuzzicato la mia fantasia in un connubio di dialogo ed ascolto reciproco, il testo quindi è a quattro mani, aneddoti, musica momenti di vero teatro sono coronati dalla presenza del Maestro Alessandro Cavalieri, che con diversi generi e il suo inconfondibile stile veste di delicatezza e forza ogni monologo, ogni passaggio con brani meravigliosi. Mi hanno reso felice nel propormi la Regia perché la compagnia è ben assortita d’attori esordienti e non. Va in scena dunque serenamente “Le Anime del Nespolo” con grande affiatamento dei componenti e con grande professionalità”. Francesco Russo

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