Saremmo stati già da oggi, sabato 18, in piena festa a Tremestieri per le celebrazioni annuali della Madonna della Pace, titolare della parrocchia chiesa madre Santa Maria della Pace e protettrice della città: una processione cittadina dalla piccola e periferica chiesa di Santa Maria dell’idria si sarebbe snodata per le vie del centro fino alla chiesa madre per l’offerta dei fiori e delle candele e la “svelata” dell’artistico simulacro.
Ma in questo 2020 niente sarà come negli anni passati e come tradizione vuole, per il “fermo tutto” dovuto all’emergenza della pandemia da virus Sars-CoV2 o, come comunemente chiamato, Covid 19. Chiese chiuse ai fedeli per le celebrazioni e processioni bloccate dalle disposizioni dei tanti DPCM.
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Fortunatamente il parroco padre Salvo Scuderi – in realtà come stanno facendo in tante parrocchie – tiene unita la comunità parrocchiale con i suoi interventi giornalieri sulla lettura del Vangelo, tramite whatsapp e la pagina di facebook della parrocchia – Parrocchia Santa Maria della Pace Tremestieri Etneo-, e anche la celebrazione della santa Messa in diretta streaming . Lo è stato per Pasqua e lo sarà anche per la festa della Madonna della Pace: domenica 19 alle ore 10:30 (la domenica in Albis o come più recentemente chiamata “Domenica della Misericordia”) e lunedì 20, giorno liturgico della festa, alle ore 18:30. “Senza concorso di popolo e a porte chiuse”, a rischio di “viralizzare la Chiesa e i sacramenti” come avverte e teme papa Francesco perché “una familiarità senza Comunità e senza il Pane, senza il Popolo e senza i Sacramenti è pericolosa”, ma è attualmente l’unica soluzione in questi tempi difficili, per una festa che entrerà nella memoria storica!
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Peccato, però, perché accanto alla tradizionale processione con il fercolo e alle celebrazioni eucaristiche solenni, e tra queste il “pontificale” con l’arcivescovo o altro illustre prelato, o la semplice e partecipata Via Lucis nei viali del cimitero il venerdì prima della festa (quest’ultima comunque è stata proposta via facebook dal parroco), avremmo potuto – e questa sì che sarebbe stata la vera e importante novità della festa! – ascoltare, dopo un lungo silenzio (di circa 50 anni), le note dell’antico organo a canne posto nel presbiterio parrocchiale nella serata inaugurale prevista proprio il 17 aprile scorso. Siamo fiduciosi, comunque, che da qui a breve l’inaugurazione del settecentesco organo restaurato dalla ditta specializzata Oliveri, si farà.
Intanto, per conoscenza, e come da consuetudine, gli uffici comunali rimarranno chiusi nella giornata di festa di lunedì 20 aprile.
Vincenzo Caruso