Cronaca

Sono già diverse centinaia le richieste ricevute dal Comune di Aci Sant’Antonio per l’accesso ai nuovi ‘buoni spesa’ per affrontare l’emergenza economica sorta da quella sanitaria ed epidemiologica.

Rispetto ai primi ‘buoni’, cioè quelli legati all’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, questi nuovi finanziati dalla Regione allargano le possibilità di spesa includendo fra i beni di prima necessità anche farmaci, prodotti per l’igiene, bombole di gas, ma il modulo per accedere al sostegno economico (modulo realizzato su base delle indicazioni inviate dalla Regione) appare più complesso in fase di compilazione, come reso evidente da diverse domande già controllati dagli uffici comunali.

Su base di quanto appurato sono state individuate tre sezioni che sembrano far sorgere i maggiori dubbi fra i richiedenti, così è stata presa la decisione di realizzare un vademecum e pubblicarlo sui social al fine di offrire un chiarimento che appare necessario. Vademecum che spiega:

  1. dove viene richiesto l’intestatario della scheda anagrafica è consigliabile indicare il capofamiglia, in quanto membro al quale norme giuridiche o sociali attribuiscono autorità sugli altri;
    http://www.comuneacisantantonio.gov.it
  2. nella tabella che riporta, sulla sinistra della prima pagina del modulo, le lettere A-B-C, la casella A va barrata nel caso in cui non si percepisca
    alcun reddito (da lavoro, da rendite o da proventi economici continuativi), la B nel caso in cui non si percepiscano sostegni pubblici (come REI, CIG, Reddito di cittadinanza, NASPI, pensione etc), la C nel caso in cui si percepiscano sostegni pubblici, e in questo caso va specificata la cifra percepita (sommando, se del caso, le diverse cifre, ad esempio indicando la cifra dei precedenti buoni spesa, se percepita, a cui vanno sommati altri sostegni, nel caso in cui anche questi vengano percepiti);
  3. nella seconda pagina, nella sezione riportata sotto la scheda dove vanno indicati i componenti del nucleo familiare, bisogna indicare il numero della casella nella quale è stato scritto il nome del componente del nucleo ritenuto idoneo quale soggetto da coinvolgere nelle misure delle politiche attive del lavoro da intraprendere successivamente a cura dell’Amministrazione Regionale.
    “Si tratta di un modo semplice per avere un immediato chiarimento e poter compilare in maniera corretta la domanda – ha spiegato il Sindaco, Santo Caruso – Ci siamo resi conto che era necessario fornire un aiuto già dalle prime mail pervenute in questa nuova fase. Chi ha inviato la domanda e si accorge adesso di eventuali errori può compilare e inviare nuovamente il modulo, indicando nella mail il precedente invio (specificando la data): in questa maniera alleggerirà il lavoro degli uffici e permetterà una valutazione senza intoppi”.

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