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Altre nubi si addensano sul Calcio Catania. E’ di oggi infatti la notizia che il Tribunale fallimentare di Catania ha dichiarato inammissibile il concordato preventivo e il conseguente fallimento di Finaria, società capofila del gruppo imprenditoriale di Antonino Pulvirenti, ex patron del Calcio Catania e della ex compagnia aerea Wind Jet. I giudici hanno nominato i curatori fallimentari che sono gli ex commissari Leggio e Notarbartolo. Il fallimento della Finaria ha un impatto anche sul futuro della società di calcio, di cui detiene il 95% del pacchetto azionario, per la cui cessione era stato indetto un bando per la cessione, con l’apertura delle buste prevista per il prossimo 23 luglio. Adesso si attendono i nuovi sviluppi della vicenda che sembra complicarsi sempre di più.

Intanto, con un comunicato, la SIGI ha fatto delle doverose precisazioni facendo sapere che “alla luce della dichiarazione di fallimento della Società Finaria, ritiene opportuno precisare, conformemente all’obiettivo da sempre perseguito di voler salvare la matricola, di essere pronta, in tutti i sensi, a partecipare alla gara competitiva, ove il Tribunale decida ugualmente di procedere a mezzo dei Curatori nominati alla vendita delle azioni detenute da Finaria e, comunque, in qualsiasi condizione, successiva e ulteriore, possa avvenire l’avvicendamento proprietario, cui SIGI rimane pervicacemente interessata.

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Segnala, comunque, doverosamente, in attesa del pronunciamento del Tribunale e di comprendere appieno gli effetti e le motivazioni della dichiarazione di fallimento su quanto occupa, di dover chiedere delucidazioni in ordine ad almeno due diversi recentissimi fatti, che incidono sull’investimento economico e sul progetto sportivo in maniera rilevante, oltre che, evidentemente, sul modello dell’azionariato diffuso, anche successivo all’acquisizione. Il recente deferimento del Calcio Catania comporta, in base alle norme federali, un notevole sicuro appesantimento della quota di iscrizione, scadente i primi giorni di agosto, rispetto all’importo originariamente previsto, oltre alla possibilità di dover fornire ulteriori garanzie fideiussorie per coprire il rischio di inadempimenti compiuti dalla precedente proprietà. Ennesimo aggravamento del prospettato impegno finanziario.

Il mancato pagamento delle spettanze, promesso da Finaria (e da Calcio Catania) e per cui SIGI aveva manifestato impegno di rimborso entro tre mesi, determinerà certamente, stante la recidiva, una pesante penalizzazione nel prossimo campionato, agevolando, comunque, lo svincolo dei tesserati e la perdita del patrimonio tecnico. Sempre fiduciosa nell’attento esame da parte della Magistratura attende le comunicazioni che le consentano di procedere a deliberazioni prudenti e assistite da criterio, che rendano fattibile e non solo sentimentale l’intento.

Nel contempo Sigi smentisce categoricamente quanto riportato oggi all’interno di un articolo pubblicato sul quotidiano “La Sicilia” riguardo all’uscita dalla Spa dell’imprenditore Angelo Maugeri. Una notizia che non corrisponde alla realtà. Maugeri, Ecogruppo Italia e Futura Production sono parte integrante del progetto Sigi”.

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