Cronaca

Il mondo del digital è finito al centro dell’attenzione, all’indomani dello scoppio del Coronavirus. Per questo Samuele Fraternali, numero uno dell’Osservatorio Gioco Online e Digital del Politecnico di Milano, in compagnia di Andrea Manusardi, customer interaction & monitoring research manager di Doxa, hanno provato a rispondere focalizzandosi sulla quintessenza del digital, il gioco online.

In prima istanza, Fraternali ha puntato l’attenzione sull’evoluzione del gioco online e del mobile nei mesi di lockdown: questo ramo della filiera, come illustra un report pubblicato da Giochidislots.com, ha vissuto un autentico boom durante il bimestre di lockdown, in particolare grazie al contributo di casinò online, poker ed eSports. Ma a prescindere tutti i mercati digitali, nel lockdown, hanno visto un aumento di popolarità per il consumatore.

Per Fraternali sono cadute letteralmente delle barriere, anche stereotipate, che allontanavano l’utente dai mercati online. Questo perché la fiducia nel digital, in termini di sicurezza e padronanza del mezzo web, era ancora molto bassa. Va da sé che molti giocatori abbiano provato l’online per la prima volta.
Subendone, nel caso del gioco online, l’inevitabile fascino. Così sono stati sdoganati nuovi canali, virtuosi e sicuri. I giocatori così, anche quelli più negligenti, hanno dovuto abituarsi al gioco digitale. Dal fronte dei dati i poker e i casinò hanno vissuto due mesi d’oro, tamponando il crollo verticale del settore fisico. Una migrazione necessaria, ma quanto durerà? E soprattutto, sarà permanente? Secondo le stime di Fraternali si è passati, in Fase 1, da 1 a 10 nei consumi digital. Il ritorno alla normalità porterà qualche calo.
Significa in pratica che chi giocava nel fisico, tornerà a farlo ma non senza remore: ci sarà bisogno di garanzie affinché tutto sia come prima del Covid-19: “In ogni caso l’emergenza avrà fatto da volano per lo sviluppo di questi servizi che l’utente abiliterà in vari momenti della sua vita” – chiosa Fraternali.
Ovviamente ci sarà da analizzare le reazioni, prodotto dopo prodotto. Ma è probabile, secondo Fraternali, che le limitazioni ancora oggi vigenti e presto corredate da altre novità, porteranno gli utenti ad auto-imporsi delle abitudini molto simili a quelle della Fase 1.
Per questo sempre più importante diventerà il concetto di fidelizzazione, con la comunicazione responsabile sempre più centrale per ogni strategia, al fine di non commettere alcun tipo di errore. Le aziende, insomma, “dovranno valorizzare quegli elementi che rendano sempre più gradevole l’esperienza digitale”.

Fa eco a Fraternali Andrea Mansuardi, convinto da par suo che il lockdown abbia accelerato una serie di processi, fondamentali per chi fa parte del mondo del gaming. Secondo Mansuardi, il mondo del gioco tradizionale potrebbe presto riprendersi, ma la situazione della cassa resta ancora oggi precaria. Certo è che le aziende pure di online vivranno ancora una condizione di maggior agilità rispetto a quelle del settore fisico. Ancora più importanti saranno i casinò online e il poker già citati in precedenza. Che sia la volta buona per la nascita della multicanalità? Per Mansuardi è qui che si gioca la partita, nel passaggio dei giocatori all’online in via definitiva. Per farlo occorrerà sfruttare ogni occasione, anche quella di semplificare i passaggi su certi target per cogliere il cambiamento su tutti i punti di vista. E per gli eSports, invece, come sono gli scenari? Fenomeno di nicchia, per Mansuardi, che si svilupperà certo pur senza avere grande centralità: “Le virtual betting – chiosa Mansuardi – avranno maggior ripresa”.

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