Cronaca

Negli ultimi anni si è sentito sempre più spesso parlare di cannabis light legale. Tra pareri discordanti, notizie più o meno fondate e tanta confusione, proviamo a mettere un po’ di ordine. La cannabis light legale si ottiene dalle infiorescenze femminili della cannabis sativa. Il contenuto di THC nella cannabis light legale è compreso tra lo 0,2% e lo 0,6% e per questo i suoi effetti non solo tali da provocare alterazioni o altre anomalie neurologiche.

A differenza della cannabis terapeutica, che è un farmaco, la cannabis legale presenta valori molto bassi di thc ed è legale in Italia dal 2016 grazie alla legge 242 che ha permesso e promosso la coltivazione della canapa con una percentuale di Thc inferiore allo 0,6%.

Ma cos’è il THC? È uno dei circa cento cannabinoidi contenuti nella cannabis, così come il CBD da cui si ottengono diversi prodotti come quelli disponibili su Cibdol.it. il THC è dunque un componente psicoattivo che esercita azioni sul sistema nervoso centrale. In particolare, i suoi principali effetti sono percezione e umore alterati. Il THC è stato isolato e definito per la prima volta dai ricercatori Raphael Mechoulam, Yechiel Gaoni, e Habib Edery dall’istituto israeliano Weizmann nel 1964.

Il suo utilizzo è perfetto per indurre rilassamento ed, inoltre, le sue proprietà medicinali riescono a curare patologie particolarmente gravi come il morbo di Alzheimer, l’aterosclerosi, il glaucoma, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, l’apnea del sonno, la sindrome di Tourette, il cancro ed altre patologie.  Inoltre il THC ha proprietà antiematiche ed è utile per il trattamento di AIDS e pazienti in chemioterapia.

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