Dolce, salato, inebriatoRubriche

Continua il viaggio alla scoperta della creatività nel mondo dei drink capace di travalicare qualsiasi confine geografico, mentale e tematico. Drink ispirati a un amore, a una emozione, ma anche a un oggetto, ai luoghi del cuore e a un film amato.

Abbiamo chiesto ad alcuni dei migliori barman e barlady di individuare un proprio, personale, film del cuore dal quale prendere spunto per realizzare una “bevanda” del tutto originale.

DRINK: DOC BUD

(ispirato al film ‘Occhio alla Penna‘, di Michele Lupo, 1981)

BARTENDER: Alessio Ciucci, bartender del Borgo La Chiaracia Resort & SPA, di Castel Giorgio (Terni)

INGREDIENTI:
6 cl Jim Beam Rye Whiskey (di cui 2 cl aromatizzati al tè nero Lapsang Souchong)
9 cl brodo a base di fagioli

Bicchiere: tumbler basso di metallo
Garnish: rametto di rosmarino, scorza di limone e spruzzata di profumo al pane


PREPARAZIONE:

Per il brodo: frullare fagioli, sedano, cipolla, sale, pepe, olio, rosmarino, tabasco, salsa Worcestershire e congelare. Il giorno dopo, sciogliere lentamente e filtrare con un panno. Per il drink, con la tecnica build, versare tutti gli ingredienti nel bicchiere colmo di ghiaccio e mescolare delicatamente. Decorare con un rametto di rosmarino, una scorza di limone e una spruzzata di profumo al pane. Accanto al drink, una versione in miniatura di un piatto di fagioli con il pomodoro.

ISPIRAZIONE:

Il cocktail Doc Bud è un twist, una variante del classico Bull Shot, da bere in tarda mattinata dopo una nottata di bagordi, una sorta di Bloody Mary con la variante del brodo al posto del succo di pomodoro. E proprio ai bagordi, legati alle mangiate pantagrueliche a base di fagioli dei filmcon Bud Spencer (e Terence Hill) si ispira questo drink di Alessio Ciucci, a base Jim Beam Rye, whiskey di segale del Kentucky, distribuito in Italia da Stock Spirits, caratterizzato da note di vaniglia e un finale pungente, con aromi di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero.

In Occhio alla Penna i fagioli sono l’antipasto del buon Doc, appena arrivato in città. Ma è la scena della gara di cibo al saloon con lo sceriffo, interpretato da Joe Bugner, che si ricorda come una delle migliori del cinema del compianto Carlo Pedersoli. Tra un tacchino di campagna, una insalatiera piena di fagioli, pizza con la panna, un casco di banane, il duello a tavola, assolutamente e esageratamente divertente, ricorda quanto un drink possa aiutare a rimettersi in sesto!

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