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Nella giornata di ieri, personale del Commissariato Librino ha arrestato il pluripregiudicato C. G. di anni 25 per il reato di evasione dagli arresti domiciliari.

Il 25enne, che appartiene ad un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza, è uscito dall’abitazione in cui era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari e si è presentato presso il Commissariato Librino con un borsone contenente vestiti e altri effetti personali. I poliziotti, a conoscenza della misura restrittiva a cui era sottoposto tale soggetto, l’hanno fermato e, a richiesta, l’arrestato ha riferito che preferiva il carcere all’attuale permanenza in casa e ciò per problemi incompatibilità con il proprio nucleo familiare. Il soggetto è stato risottoposto alla misura degli arresti domiciliari consentendogli, previa richiesta da inoltrare all’autorità giudiziaria competente, di cambiare l’attuale luogo di detenzione domiciliare.

Particolare rilievo invece assumono i controlli eseguiti nei confronti di vari soggetti pregiudicati e, in un caso, i poliziotti sono riusciti ad individuare e contestualmente indagare in stato di libertà il pregiudicato A. S. in quanto, di recente e al fine di sottrarsi al controllo di polizia, opponeva resistenza a pubblico ufficiale: l’uomo infatti, dopo aver fatto finta di arrestare la marcia dell’autovettura all’ “Alt polizia”, di scatto accelerava dandosi alla fuga rischiando, in tal modo, di speronare l’autovettura della Polizia di stato e, nella circostanza, oltraggiava anche i poliziotti. Inoltre durante le fasi della notifica degli atti di P.G., in viale Grimaldi, è stato sorpreso un familiare del soggetto, tale S. M. A. di anni 21, intento a realizzare opere edili abusive sul suolo pubblico, sottraendo di fatto verde pubblico e passaggio pedonale al condominio; ulteriore fatto di rilievo, è che aveva quasi completato la ristrutturazione di un immobile di proprietà del Comune di Catania; accertata altresì la presenza di muratori in nero e, nell’occorso, all’interno di un cassone e sul citato verde pubblico, sono state notate circa 2 tonnellate di rifiuti speciali tra cui materiale di risulta, attrezzature da lavoro, un ponteggio, materiale edile, una piattaforma in cemento già realizzata e altro ancora.

Alla luce dei fatti accertati, S. M. A. è stato indagato in stato di libertà per i reati di invasione di terreni ed edifici pubblici, abuso edilizio, gestione illegale di rifiuti speciali e, al fine di evitare la reiterazione del reato e tutelare l’ambiente, il tutto è stato sottoposto a sequestro penale preventivo. In relazione all’attività e per quanto di competenza, verranno informati i competenti della polizia locale, Comune di Catania, Inps ecc.

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